Serrocroce la birra contadina conquista il Principe di Monaco

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Il Birrificio Serrocroce di Monteverde (Av) è stato protagonista, a Monte Carlo, in occasione del 5° Incontro dei Siti Storici Grimaldi.

Dopo la visita del Principe nel 2022, il mastro birraio Vito Pagnotta ha mantenuto la promessa, recandosi personalmente, alla corte di Sua Altezza Serenissima Alberto di Monaco.

Il Comune di Monteverde, guidato dalla fascia tricolore Antonio Vella, ha infatti partecipato alla grande manifestazione in onore degli ex feudi della famiglia reale con i quali il Principe ha deciso di tenere saldi i legami in virtù di quel senso di comunità tanto caro alla famiglia Grimaldi.

In Place du Palais Princier, il comune irpino ha quindi mostrato il meglio del suo borgo, le bellezze architettoniche e naturalistiche, il suo castello e la sua produzione artigianale, tra cui ovviamente la Birra Monteverde, la birra del paese realizzata dal Birrificio Serrocroce per mettere in rete gli agricoltori del posto e creare un prodotto dall’alto profilo gastronomico e fortemente legato al territorio ed alla sua gente.

“Il Principato di Monaco ha messo a disposizione dei partecipanti uno Chalet per presentare il proprio Comune e le attività economiche, artigianali e culturali – spiega l’imprenditore Vito Pagnotta, patron di Serrocroce – L’evento ci ha offerto la possibilità di promuovere e valorizzare le eccellenze locali oltre i confini nazionali. Un’opportunità in più di visibilità per il nostro territorio all’estero e per la Birra Serrocroce che rappresenta un’iniziativa brassicola unica nel suo genere, già vincitrice di moltissimi premi, tra cui, recentemente, il premio Slow Food guida 2025 come “Miglior Birrificio da Filiera d’Italia”.

Serrocroce è una birra identitaria legata indissolubilmente al terroir in cui nasce. Acqua, malto d’orzo, grano, luppoli e lieviti sono prodotti in Irpinia. In particolare, la produzione in birrificio della birra “Monteverde” avviene a porte aperte, in modo che ogni conferitore cerealicolo, esclusivamente di Monteverde, possa vedere o partecipare in prima persona alla cotta.

Il fine non è commerciale, ma culturale ed il Principe da grande estimatore di birra non ha potuto che evidenziarne la qualità aromatica e l’impronta antropologica.

“Il Principe è da sempre vicino agli aspetti culturali della birra e da grande appassionato brassicolo, oltre a complimentarsi per i risultati raggiunti dal nostro birrificio, ci ha tenuto a spillare personalmente la birra prodotta nel suo antico feudo, per sé e, per la sua delegazione – racconta Pagnotta – È stato un momento divertente ed emozionante: ero sul punto di spillare le Birre quando il Principe mi ha sorpreso con il desiderio di occuparsene lui. Per me è stato ovviamente un onore, ma la soddisfazione più grande è venuta dopo”.

Dopo aver degustato i nettari Serrocroce il principe Alberto ha espresso pubblicamente i suoi apprezzamenti a tutta la squadra Serrocroce, complimentandosi per i risultati raggiunti e per il lavoro svolto nel e a vantaggio del comune irpino.

“Sua Altezza si è complimentato con noi per quello che facciamo nel nostro paese e per il nostro paese. Ci ha chiesto di continuare in questa direzione perché siamo un’eccellenza per il nostro comune e un orgoglio per i siti storici dei Grimaldi. Inoltre, visto il successo ottenuto, ci ha tenuto ad invitarmi ad uno dei suoi prossimi eventi offrendo a Serrocroce il Label dei Siti Storici Grimaldi di Monaco, ovvero il riconoscimento di prodotto di eccellenza da apporre sulle nostre etichette”.

“Questo risultato è frutto di un lavoro di sinergia tra i produttori, gli artigiani, i cittadini e le amministrazioni, che hanno come fine la promozione del paese, la crescita e lo sviluppo di piccole comunità che hanno grandi valori e producono grandi eccellenze – conclude Pagnotta – È stata un’altra grande occasione di crescita, un evento storico, una vetrina internazionale per far conoscere Monteverde, le sue bellezze, la sua storia e i prodotti della sua terra declinati, nel nostro caso, in una birra contadina amata anche dai principi”.

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