8 marzo, le raccomandazioni dei Carabinieri per prevenire le violenze sulle donne, fondamentale la comunicazione.

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I Carabinieri della Stazione di Quindici hanno deferito in stato di libertà un 45enne che, al culmine di una lite scaturita da futili motivi, aggredisce la compagna spaccandole in testa una bottiglia di vetro. Per le ferite riportate (fortunatamente non gravi), la malcapitata si è vista costretta a ricorrere alle cure mediche presso l’ospedale di Nola.

È questo solo l’ultimo dei tanti casi di violenza sulle donne che ha visto il tempestivo intervento dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino.

Questa grave tipologia di reato ha assunto nel corso degli anni una valenza sempre maggiore e oggi purtroppo è più che mai drammatica, caratterizzata da una violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona. Non conosce differenze geografiche o culturali, è diffusa a tutte le latitudini e in qualsiasi ambito socio-culturale, non ha età, in quanto scaturisce dalle distorsioni culturali, sociali e psicologiche del rapporto uomo-donna.

La comunicazione e la sensibilizzazione sul problema rappresentano uno strumento essenziale per la lotta alla violenza.

Proprio in tal senso la prevenzione e il contrasto che l’Arma dei Carabinieri pone è sempre massima anche in un territorio come quello Irpino, contraddistinto dalla presenza di 6 Compagnie e 68 Stazioni dei Carabinieri.

Presso la sede del Comando Provinciale di Avellino ed in altri reparti presenti su tutto il territorio vi sono sottufficiali, sia uomini che donne, che hanno frequentato specifici corsi di formazione, preparati per accogliere le vittime e ricevere denunce da donne oggetto di violenze od abusi informando l’Autorità Giudiziaria ed i Servizi Sociali, non abbandonandole ma accompagnandole, e nei casi più gravi anche proteggendole, nell’iter che segue alla denuncia.

Quanto appena descritto e quindi sulla grande sensibilità mostrata dalla Benemerita verso questa problematica così atroce e silente, trova un primo grande riscontro ricordando che già il 21 gennaio 2009, di concerto con il Ministero delle Pari Opportunità, in seno al Reparto Analisi Criminologiche del Ra.C.I.S. (Raggruppamento Carabinieri Indagini Scientifiche) è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, dando attuazione ai dettami della legge 38/2009.

In particolare il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, che da anni è attivo nel contrastare questa terribile piaga sociale e culturale, è stato tra i primi in Italia, nell’agosto 2013, ad applicare la citata “legge sul femminicidio”, irrogando la misura dell’allontanamento dalla casa famiglia ad un uomo di questa provincia responsabile del reato di “stalking”.

Il “ciclo della violenza” conduce al progressivo isolamento della donna maltrattata che pensa di vivere una anomala situazione di disagio, di cui, a volte, si sente addirittura responsabile. Un breve vademecum, può fornire dei suggerimenti utili:

  • non confidare sui cambiamenti di carattere e di comportamento promessi da un partner violento e non lasciarsi influenzare negativamente dalle sue offese e dalle sue minacce;
  • in caso di ferite o lividi andare quanto prima al Pronto Soccorso di un ospedale e dichiarare la verità;
  • chiamare appena possibile il “112”, Numero Unico Europeo per le Emergenze;
  • rivolgersi ad un centro di orientamento sui diritti della donna, che può dare consulenze legali, bancarie e psicologiche gratuite o contattare il servizio “1522”, i cui operatori forniscono alle vittime, assicurando loro l’anonimato, un sostegno psicologico e giuridico nonché l’indicazione di strutture pubbliche e private presenti sul territorio a cui potersi rivolgere.

Il 17 dicembre 2018, presso la Caserma “Litto”, sede del Comando Provinciale, è stata inaugurata una “Aula protetta”, nata dalla volontà del Presidente del Tribunale di Avellino Dott. Vincenzo Beatrice, del Procuratore della Repubblica di Avellino Dott. Rosario Cantelmo e dell’Arma dei Carabinieri, per aiutare donne, minori e tutte le vittime di situazioni di violenza di genere a riconquistare la dignità e la serenità perdute.

Uno spazio riservato, nel quale potranno raccontare gli abusi le violenze e le vessazioni subite, in un ambiente sereno armonico ed accogliente.

La stanza, realizzata grazie al contributo della Camera di Commercio, di Confindustria e dell’Ordine degli Avvocati di Avellino, è dotata di impianto di videoregistrazione per le audizioni protette.

Tutto ciò, al fine di raccogliere, nella massima riservatezza ed in un ambiente non promiscuo agli uffici di ricezione del pubblico della Caserma, le denunce di minori e/o di donne vittime di reati violenti o contro la famiglia, spesso accompagnate da figli minori, assistenti e parenti, che analogamente necessitano di essere accolti in “spazi protetti”.

L’8 marzo è una giornata particolarmente intensa e pregna di significati etico-morali, in cui l’Arma, in piena comunione e sintonia di intenti con gli altri organi di polizia ed istituzionali, mostra ancora una volta di più la propria vicinanza alle donne vittime di violenza di genere, ribadendo con tutta la forza possibile la necessità di un impegno costante e quotidiano.

Un impegno che fa sì che ogni giorno dell’anno possa essere considerato “una giornata mondiale contro la violenza sulle donne”.

Tanti cari auguri a nome di tutti i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino.

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