Versus festival, domenica 31 dedicata a Fabrizio De Andrè.

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versus-locandinaDomenica 31 maggio: nonostante le elezioni regionali Versus – Festival internazionale del documentario di viaggio e del cammino – non si ferma e concentra la sua giornata sugli eventi legati al motivo principale della sua esistenza, ovvero il cinema.

A partire dalle 9.30 in Abbazia proiezione dei documentari in concorso delle sezioni Routes (Corto Rurale) e Viaggio Doc (documentari di viaggio). Per i patiti dello sport, al Black Out Club il programma quotidiano Carmelo’s Cineteca, dedicato alle grandi storie dei campioni sportivi. Proiezione speciale fuori concorso per Faber In Sardegna di Gianfranco Cabiddu: un viaggio nella Sardegna raccontata da Fabrizio De André attraverso le sue canzoni e il rapporto speciale che il cantautore genovese aveva con l’isola, tra immagini rare, filmati familiari e testimonianze di amici e colleghi.

Per una giornata singolare come quella del 31 l’unico workshop previsto è Viaggio nel cuore della tradizione (dedicato alle “arti popolari” di sartoria, cucina e cesteria). Grazie alla varietà del programma e all’interpretazione ampia del concetto di viaggio, l’Associazione Europea delle Vie Francigene e l’Associazione Civita – che promuovono la V Edizione del Festival Collective Project Via Francigena 2015 – hanno menzionato Versus nel Festival Europeo delle Vie Francigene tra le iniziative legate alla promozione e valorizzazione dei territori attraversati dall’antico percorso. Il Progetto è realizzato con il contributo del PSR Campania 2007/2013, Asse IV – Approccio LEADER Misura 41 – Sottomisura 413 del PSL Titerno, Misura 313.

 

Accesso alle proiezioni

È consentito a tutti gli spettatori compatibilmente con i posti disponibili. Gli spettatori dovranno accedere alla sala almeno 5 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.

info@versusfestival.it mob. 339.4495443 tel. 0824.948831

 

Programma domenica 31 maggio 2015

Auditorium delle scuole elementari, Via Bagni

10.00 CORTO IN CLASSE – proiezioni

Abbazia San Salvatore

10.00 – 17.00 ROUTES

Corto Viaggio Rurale – proiezioni

 

 

CAMPI DI GRANO

di Stefano Blasi, 7′ 2013

con Armando Frascella e Carolina Iacca

 

Armando e Lina rievocano le pratiche, le relazioni e le speranze di appuntamento rituale, importante e antico: la mietitura. La piccola valle in cui i due si muovono era un tempo al centro di un ampio sistema agricolo affacciato sul mare. Oggi la cintura residenziale di Taranto la circonda, ma senza cancellarne il fascino e la bellezza secolari. Il grano è maturo: dopo esser stato gettato dall’uomo, accolto dalla terra e benedetto dalla pioggia, il raccolto sarà trebbiato e inizierà il suo viaggio verso la pesa e l’ammasso: passaggi rituali carichi di speranza e di relazione. Ma dietro l’aspetto forte e spigoloso del processo industriale si intravedono nitide le tracce di un passato ancora vivo, legato alla realtà umana più profonda.

 

LA BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI

di Cosimo Terlizzi, 7′ 43″, 2013

 

Una mucca si guarda allo specchio, un maiale gigante si riposa in una pozzanghera di fango, una zampa di coniglio appesa come un talismano, un fagiano annuncia con il suo canto l’arrivo dello straniero. In questa fattoria piena di animali, la minaccia della morte è vicina. Ma al suo posto, ha luogo un rito della benedizione, celebrando così il dramma e la bellezza della vita.

 

DESTINATION DE DIEU

di Andrea Gadaleta Caldarola, 20’, 2014

 

La Capitanata si estende in Puglia fra i comuni di San Severo, Foggia e Cerignola. Qui le terre sono intensamente coltivate, e l’agricoltura industriale è il motore dell’economia. Durante le stagioni di raccolta, migliaia di lavoratori africani si ammassano in baraccopoli e casolari della Capitanata, dove contratti di lavoro e diritti non esistono, ma dove è facile essere reclutati dai caporali. Destination de dieu è un progetto di documentario partecipato, girato in una delle più grandi baraccopoli pugliesi, il Gran Ghetto: un racconto corale che, a partire dalle condizioni di vita dei braccianti africani, restituisce uno spaccato della Puglia e dell’Italia di oggi.

 

EMILIO

di Angelo Cretella 15’, 2012

 

Emilio (Sergio Lecci), un ragazzo tanto buono quanto i suo 200 kg di peso, percorre spesso sul suo piccolissimo motorino le strade di campagna che conducono alla masseria dove c’è Alida (Sara Scarpati), una sua amica prostituta. L’affetto criminale del ritrovato fratello Benito (Nandu Popu), appena uscito dal carcere, lo plagerà fino a farlo diventare un uomo violento. Un corto circuito dal quale Emilio proverà ad uscire. Un piccolo romanzo di “de-formazione” che porterà Emilio, “grazie” all’educazione sentimentale del fratello Benito, ad una trasformazione fisica e psicologica.

 

LA DISCESA

di Felice D’Andrea 4’22”, 2013

 

Un uomo, il suo cammino/delirio. La notte che lascia il posto alle prime luci del giorno. Il viaggio senza più mete da raggiungere. Luoghi non luoghi. Attraversamenti senza raggiungimenti. Un vuoto di parole, perché non c’è più dialogo. La discesa verso dove? Una notte che lascerà il posto a un nuovo giorno?

 

IL VORTICE FUORI

di Giorgio Affanni e Andrea Grasselli 60’, 2013

 

Claudio Beltramelli, un vegano, si occupa da solo della sua fattoria tradizionale e senza uso di macchinari in Valle Camonica (Brescia). Coltivare è un atto che prevede un duro lavoro, ma che lascia la mente libera di pensare al significato della sua vita. La sua ricerca ha origini nel bisogno di riavvicinarsi al suo vero essere, di riappropriarsi delle sue radici culturali, di sfidare l’ipocrisia del vivere moderno. Con la sua radicalità Claudio ci toglie le terra da sotto i piedi e ci dà la possibilità di farci una domanda cruciale: “Dove stiamo andando?”

 

TERRONIA

di Brunella Filì 20’, 2013

 

Cosa c’è nella vita delle persone che producono il nostro cibo? Attraverso le voci dei braccianti agricoli scopriamo il loro rapporto con la terra, sotto i filari dei vigneti scopriamo un lavoro duro ma appagante per rivalutare il legame con la campagna che pian piano sta scomparendo. L’importanza della terra, del lavoro nella terra, visto e vissuto dai lavoratori che quotidianamente affrontano le difficoltà nei campi. Questo è il racconto breve di una umanità nascosta, che ci ha messo non solo la faccia ma soprattutto il cuore, per dare un suggerimento a noi tutti sulla ricerca della felicità.

 

 

11.00, 16.00 e 20.00 VIAGGIO DOC

Documentari di viaggio – proiezioni

 

 

UNLEARNING

di Lucio Basadonne e Anna Pollio > 73’, 2015

 

Otto ore di lavoro al giorno, bambina a scuola fino alle quattro del pomeriggio, babysitter… Quando arriva la cena, momento in cui finalmente si può stare insieme, ci ritroviamo a parlare di mutuo e bollette, organizzando un’altra giornata di sopravvivenza. Questo il modello di vita finora vissuto, uno stile di vita che stiamo trasmettendo ai nostri figli come assunto di verità. E se disimparassimo la religione del comfort per condividere i tempi, gli spazi, le logiche e i meccanismi di relazione con chi ha un diverso concetto di famiglia? Come vedremo la nostra vecchia vita al ritorno? La vorremmo ancora?

 

I’M FESTIVAL

di Alessio Persiano e Mario Vezza > 29’, 2015

 

Mardin, Turchia. Ibrahim è un bambino che lavora nel bar di suo nonno e ogni anno aspetta di rincorrere gli artisti che faranno esplodere le strade di colori, suoni e spettacoli. Per il 3° anno consecutivo accoglie il più grande Festival di Circo Sociale in Turchia. L’evento è organizzato dall’associazione Her Yerde Sanat, che ha lo scopo di creare la prima scuola di circo nazionale per bambini e renderla punto di riferimento culturale e artistico per i giovani della città. Un semplice gioco segnerà l’amicizia tra Ibrahim e Umut, un clown. Imparerà che il gioco e la festa, se condivisa con gli amici, saranno ancora più divertente.

 

EST MEMORIALE

di Pier Paolo Patti e Ciro Vitale > 4’29”, 2013

 

Est Memoriale è il titolo non solo di un ‘documento video’, ma di un progetto più ampio, in cui il viaggio è divenuto materia dell’opera d’arte “Somewhere”, installazione site specific presentata alla VIII Shiryaevo Biennale of Contemporary art in Russia, a cui i due registi hanno partecipato nel 2013. 45 giorni di viaggio, 13 stati attraversati, 10.000 km in auto, più di 8000 scatti che rievocano il tragitto compiuto attraverso un montaggio serrato che restituisce la dimensione on the road del viaggio. L’installazione Somewhere è icona delle problematiche storiche e sociali che animano l’Est Europa e che hanno portato ai conflitti che ancora oggi la martirizzano.

 

MAL DI MARE

di Matteo Bastianelli > 75’, 2014

 

Il tempo sembra essersi fermato alla Rivoluzione Industriale dell’800, con i palazzi decadenti del borgo vecchio e il fascino antico dei pescatori a far da corollario ad un’immagine da cartolina neorealista. Lo sfondo è quello del polo siderurgico di Taranto. Il più grande d’Europa e anche il più inquinato. Dove l’aumento delle malattie correlate all’inquinamento distrugge la vita di tantissime famiglie, divise tra lavoro e salute.

 

MARE BIANCO

di Alessandro Renda > 53’, 2014

 

Mazara del Vallo, la punta italiana che più si protende verso l’Africa, è una città che ancora oggi rivela la sua lunga storia di relazioni tra le due sponde del Mediterraneo. Sullo sfondo di questo luogo di frontiera, si intrecciano, per capitoli, due “viaggi”: da una parte le dure giornate di pesca nel mezzo del Canale di Sicilia e a largo delle coste della Tunisia del peschereccio Prassitele, dall’altra le danze e i canti di un gruppo di ragazzi, per lo più tunisini, impegnato ad allestire uno spettacolo teatrale.

 

CARGO

di Vincenzo Mineo > 48’, 2010

 

Vuole rendere testimonianza non solo del lavoro svolto a bordo da ufficiali e marinai, ma vuole anche sentire le loro storie, le loro solitudini e i momenti di aggregazione, il tempo libero e i contatti con la terraferma. Tutto questo per far conoscere il piacere e le difficoltà di un lavoro svolto sul mare, su una nave che diventa anch’essa protagonista, un’isola in movimento vissuta da una eterogenea comunità-equipaggio in isola-mento, con le sue gerarchie e i suoi equilibri, con i suoi sogni e i suoi desideri.

 

NON COMPRATE I MIEI DISCHI MA SPUTATEMI ADDOSSO

di Marco Riccardi > 59’, 2014

 

Delle persone parlano a se stesse di se stesse pensando di farlo con qualcun altro. Sono tutti musicisti.

Associazione L’età dell’oro e della vini, Via Bagni

18.30 VIAGGIO NEL CUORE DELLA TRADIZIONE

Workshop di cucina, sartoria e cesteria

Un’occasione per riscoprire antichi saperi e sapori, valorizzare la tradizione, stimolare la partecipazione sociale, la convivenza e la collaborazione tra vecchie e nuove generazioni.

 

Abbazia San Salvatore

20.00 FABER IN SARDEGNA

di Gianfranco Cabiddu > 58′, 2012

proiezione

 

Un viaggio nella Sardegna raccontata da Fabrizio De Andrè attraverso le sue canzoni e il particolare rapporto che il maestro genovese aveva con l’isola. Un film musicale che alterna passato e presente. Il passato evocato dalle rare immagini d’archivio che lo ritraggono all’Agnata, fotografie e spezzoni di filmati familiari, testimonianze che raccontano un De Andre’ privato, intimo e mettono in luce la vita di un uomo che, smessi i panni dell’artista conosciuto da tutti, indossa quelli dell’allevatore e del contadino.

 

Gianfranco Cabiddu (Cagliari, 1953) si laurea al DAMS di Bologna in etnomusicologia. La sua attività cinematografica inizia negli anni ’80 in qualità di tecnico del suono nel teatro e nel cinema. Ha collaborato con Eduardo de Filippo. Il suo primo lungometraggio da regista è del 1988: Disamistade, al quale partecipano, tra gli altri, Massimo Dapporto e Maria Carta. Il suo secondo lungometraggio è Il figlio di Bakunin, del 1997, riduzione dall’omonimo romanzo di Sergio Atzeni. Da segnalare anche il lungometraggio-documentario Passaggi di tempo e, prima e dopo, una lunga serie di documentari, in particolare sulla Sardegna. Organizzatore dei tre Festival delle isole, Cabiddu è attento alla produzione narrativa della cosiddetta Nuova letteratura sarda dei decenni a cavallo tra Novecento e Duemila, con scrittori quali Giuseppe Dessì, Sergio Atzeni, Flavio Soriga, Giulio Angioni. La sua filmografia è considerata, del resto, parte di una Nouvelle Vague artistico-letteraria che da qualche tempo comprende anche una cinematografia sarda autoctona.

Black Out Club, Via Cortopasso

21.00 CARMELO’S CINETECA

Un appuntamento quotidiano al Black Out Club per rivivere grandi storie dei campioni e degli uomini.

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