Giornata mondiale dell'Acqua, il Comitato Acqua Bene Comune attacca Governo e Pd.

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7d0ab6a8f5c3b02d19b2679ad93dfc37_LLa giornata mondiale dell’acqua è stata istituita dall’ONU nel 1992 per sensibilizzare l’attenzione del pubblico sulla critica questione dell’acqua nella nostra era, con occhio di riguardo all’accesso all’acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici. Ma per l’Irpinia e l’Italia è un triste giorno, un giorno in cui viene sconfessata la democrazia.

Il Governo ha cancellato i referendum in maniera autoritaria come da regime. Un referendum contro la privatizzazione della gestione idrica, votato da 27 milioni di cittadini.

La clausola che impedisce la privatizzazione contenuta nel secondo quesito che ora è legge dello Stato dice: “abrogazione parziale della norma che stabilisce la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, nella parte in cui prevede che tale importo includa anche la remunerazione del capitale investito dal gestore. “.

Un Parlamento di nominati (per primo Renzi che non è neanche un deputato o un senatore, nessuno lo ha votato ed eletto se non l’ex Presidente della Repubblica Napolitano, lo stesso che ha nominato Monti),di inquisiti ,di condannati, con un colpo di spugna ha cancellato come nei peggiori regimi dittatoriali questo quesito, questa legge, cancellando la volontà del popolo.

Ha ragione Noam Chomsky quando dice che in Italia la democrazia è morta da quando Napolitano ha nominato Monti Presidente del Consiglio. A Monti era stato dato il compito di realizzare i programmi dei potentati economici e finanziari,cancellando i diritti acquisiti nei secoli con le lotte per un mondo più civile, per la giustizia sociale. In effetti stanno cercando di abolire la democrazia e ripristinare schemi medioevali, dove c’è un feudo, l’imperatore a capo, i valvassori e valvassini ( il cui compito è di garantire piena obbedienza al re) e i servi della gleba . Questa ragnatela di potere permette di controllare il territorio e di padroneggiare la servitù della gleba. I servi della gleba siamo tutti noi, senza diritti, la cui volontà politica viene messa sotto i piedi dai prepotenti valvassori e valvassini. L’imperatore sono le multinazionali, che si sono organizzate bene con il TTIP, un trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico. Questo trattato commerciale eliminerebbe anche gli ostacoli non tariffari e quindi sarebbero introdotti in Europa cibi transgenici, carni con ormoni ed antibiotici ecc…. E lo scopo di questo trattato è di privatizzare tutto, gestione dell’acqua, trasporti, scuola, sanità, carceri, e imporrebbero anche le trivellazioni.

news69641I privatizzatori e cioè gli esponenti del PD locale ( valvassori e valvassini; i valvassini sperano di essere premiati con una candidatura alle prossime elezioni politiche) non sono altro che pedine nel sistema piramidale di tipo medioevale. Quindi il progetto di privatizzare parte dall’alto e i valvassini locali hanno il compito di privatizzare in Irpinia e trovare delle spiegazioni che giustifichino il loro operato. Adesso fingono anche di non sapere che la proprietà dell’acqua non è in discussione e fanno finta che il referendum si riferisca alla proprietà sperando nell’ignoranza del popolo.

Le multinazionali, se potessero toglierci l’aria per poi rivendercela, lo farebbero.
La questione dell’acqua è una questione a cui tutti sono sensibili a prescindere dal partito di appartenenza. L’acqua è un archetipo collettivo profondo dentro di tutti noi perché porta in sé il messaggio della vita. Quando eravamo nel grembo delle nostre mamme eravamo immersi nell’acqua. Il nostro corpo è fatto per il 65% di acqua. L’acqua è essenziale alla vita. Per questo motivo ogni persona di buon senso è contro la privatizzazione del SII.

Tutte le cattive azioni che si fanno ricadranno dopo su chi le ha le commesse. Questi esponti del pd pagheranno il fio dello loro arroganza e del loro servilismo. Ed anche i loro figli e nipoti pagheranno per la loro stoltezza perché a loro verrà consegnato un mondo orribile, disumano, senza diritti, senza democrazia, un mondo di servi della gleba, un mondo desertificato a causa dell’inquinamento dovuto alle trivelle delle multinazionali amiche loro, un mondo inquinato inadatto alla vita delle piante e degli animali. Il popolo li odia, ma loro, questo non lo vogliono sapere,lo sapranno alle prossime elezioni politiche. Non riusciranno più a prendere in giro perché quando la corda si tende troppo, dopo si spezza.

Giuseppina Buscaino (referente provinciale del Comitato Acqua Bene Comune)

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