Su proposta del Sindaco Paolo Foti e dell’Assessore alle Politiche Culturali Teresa Mele, con Delibera di Giunta Comunale n. 197 l’Esecutivo di Palazzo di Città, nell’accogliere le indicazioni della Commissione alla Toponomastica e dell’ex Presidente della S. S. “Felice Scandone”, Ciro Melillo, ha intitolato il tratto di strada che va dalla rotonda di Via Scandone fino all’intersezione con Via Pasquale Greco, al prof. Fausto Grimaldi, nato nella nostra città il 3 agosto 1911 e morto il 26 luglio 1993, volto storico della scuola avellinese, firma prestigiosa del giornalismo irpino e fondatore della S. S. “Felice Scandone”.
“Intitolare una strada cittadina alla memoria del prof. Fausto Grimaldi – ha commentato l’Assessore alle Politiche Culturali Teresa Mele – è un doveroso omaggio ad un illustre avellinese il cui ricordo è ancora vivo in quanti nella nostra città hanno avuto l’onore ed il piacere di conoscerlo. Il prof. Fausto Grimaldi ha insegnato per quarant’anni storia e filosofia al Liceo Classico Pietro Colletta, contribuendo con i suoi insegnamenti a formare tanta parte dell’attuale classe dirigente di Avellino e della sua provincia. Ma il prof. Grimaldi è stato anche, negli anni ’40 del secolo scorso, il fondatore della Società Sportiva Felice Scandone e il pioniere nella nostra città di uno sport, il basket, allora praticamente sconosciuto nel capoluogo irpino”.
Alle parole dell’Assessore Mele si aggiungono quelle di Alberto Iandoli, Responsabile del Museo Civico di Villa Amendola e Segretario della Commissione Comunale alla Toponomastica. “Il prof. Fausto Grimaldi – ha spiegato Iandoli – di cui l’Amministrazione Comunale possiede una cospicua donazione libraria conservata, per espressa volontà del professore, presso il Centro Sociale Samantha della Porta, appartiene a quella generazione di avellinesi composta, tra gli altri, dai vari Carlo Barbieri, Alfonso Carpentieri, Augusto Guerriero (più noto come Ricciardetto), Filippo de Jorio, Carlo Muscetta, Giovanni Pionati e Mario Sarro che hanno vissuto ed operato a cavallo tra la prima e la seconda metà del ‘900 e sono stati protagonisti nella città di Avellino di una straordinaria stagione di impegno culturale. Il prof. Grimaldi – ha ricordato ancora Alberto Iandoli – oltre ad essere stato uno stimato insegnante del Liceo Classico Pietro Colletta di Avellino è stato anche una apprezzata penna del giornalismo irpino e non solo. Dal 1934 al 1938 infatti è stato corrispondente de Il Mattino, il Messaggero, il Giornale d’Italia e voce dell’EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche), antenata della RAI. Nel dopoguerra poi il prof. Grimadi ha iniziato la sua collaborazione con il quotidiano Il Roma, che per un trentennio lo ha annoverato tra le sue firme più prestigiose, è stato autore di significativi saggi di storia locale e ha diretto la Casa di Riposo Alfonso Rubilli, dedicandosi con il medesimo amore del fondatore della benemerita opera pia avellinese alla cura degli anziani della nostra città”.
Un doveroso omaggio dunque quello dell’Amministrazione Comunale di Piazza del Popolo, a ventitré anni dalla scomparsa di Fausto Grimaldi, che un altro benemerito figlio di questa città, il compianto prof. Giovanni Pionati, alla notizia della morte dell’amico e collega Grimaldi così volle ricordare: “Fausto Grimaldi, un nome mitico del giornalismo irpino del dopoguerra, una voce libera e autorevole, un uomo di grande cultura alla cui scuola – di docente e di operatore dell’informazione – si sono forgiate intere generazioni di avellinesi. Liberale nello spirito, laico nel pensiero, cristiano nell’azione. Una sintesi di sensibilità apparentemente diverse che hanno reso l’Uomo un punto di riferimento fermo della società irpina venuta fuori dai tragici eventi del secondo conflitto mondiale”.