Marchio d'Area "Terre del Taburno", presentazione venerdì 18 a Vitulano.

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CS Gal Taburno definitivoImprese, istituzioni e associazioni di categoria del Taburno fianco a fianco nella promozione del territorio e dei suoi prodotti tipici. E’ questo l’obiettivo che ha spinto il Gal Taburno Consorzio alla creazione del Marchio d’Area (MdA) “Terre del Taburno”.

Il nuovo brand unico sarà presentato venerdì 18 luglio alle ore 18 presso l’Evergreen Village di Vitulano, dal Presidente del Gal Taburno Mario Grasso e dal Direttore Costantino Caturano assieme al presidente della Comunità Montana del Taburno, Carmine Montella, e ai Presidenti di CNA, Antonio Catalano, CIA Raffaele Amore e COLDIRETTI Gennarino Masiello. Con il marchio d’area, uno dei pochi istituiti e registrati in Campania, sarà più facile promuovere il territorio, luoghi e monumenti oltre, ovviamente, ai prodotti tipici e artigianali. 23 i Comuni e oltre 1100 le aziende che potranno fregiarsi di tale brand, tutti della Provincia di Benevento: Airola, Apollosa, Arpaia, Bonea, Bucciano, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Cautano, Dugenta, Foglianise, Forchia, Frasso Telesino, Limatola, Melizzano, Moiano, Montesarchio, Paolisi, Paupisi, Sant’Agata De’ Goti, Solopaca, Tocco Caudio, Torrecuso, Vitulano.

“Il Marchio d’Area Terre del Taburno rappresenta allo stesso tempo un punto di arrivo ed un nuovo inizio nelle attività di promozione del territorio, delle imprese e delle produzioni, alimentari e artigiane” – sostiene Mario Grasso, Presidente del Gal Taburno – “grazie all’aggregazione che deriva dal Marchio d’Area potremmo sviluppare sotto un unico brand un’offerta turistica integrata con ricadute importanti sull’economia locale, l’occupazione e lo sviluppo”. Con il marchio d’area “Terre del Taburno” beneficeranno di nuova visibilità nell’ambito di un’unica strategia, vini come la Falanghina del Sannio, l’Aglianico del Taburno Docg ed il Sannio Doc, ma anche la Mela annurca campana, il famoso Caciocavallo Silano e il Pecorino del Sannio, ma anche lo stesso Parco naturale del Taburno, strutture ricettive e di ristorazione, agriturismi e centri sportivi, come l’Evergreen Village di Vitulano, dove si terrà la presentazione del progetto, un maneggio tra i più suggestivi d’Italia per la sua posizione geografica, a cui è associato un campeggio-villaggio.

“Con l’introduzione del marchio “Terre del Taburno”, attraverso la visibilità che deriva dallo sviluppo di campagne di comunicazione e marketing – afferma il direttore del Gal Costantino Caturano – “ci saranno immediate e positive ricadute sull’economia locale, in termini di promozione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti tipici, alimentari e artigianali. In questo modo si promuoverà non solo il territorio del Taburno ma anche le sue eccellenze tutte prodotte da aziende presenti nell’area Gal”. Il Marchio d’Area consentirà alle imprese appartenenti al territorio del Gal Taburno, ai Comuni e ad altri stakeholder, come la Comunità Montana, di potersi promuovere nell’ambito di una strategia di comunicazione integrata che difficilmente piccole realtà riescono a sostenere da sole. “Grazie alle sinergie create sul territorio e a forme di aggregazione sostenute dal Gal Taburno, o anche sviluppatesi autonomamente” – conclude Mario Grasso – “con la promozione del Marchio d’Area, sarà possibile per aziende e Comuni, costruire un’offerta territoriale integrata e conquistare l’attenzione del mercato turistico aumentando i flussi di visitatori sul territorio e nelle sue strutture ricettive e di ristorazione, ma anche dare maggiore visibilità ai prodotti tipici del Taburno”

Il logo

Il Marchio d’Area “Terre del Taburno” è costituito da tre elementi: un pittogramma centrale che rappresenta un paesaggio rurale con una rocca medievale; un elemento rettangolare di sfondo recante il nome del logo e un pay-off che segue la linea sinuosa del pittogramma, accompagnato da una linea sottostante con la frase “Tutti i colori della terra”. Il marchio vuole comunicare una immagine di territorio essenzialmente rurale (campi coltivati) in cui ancora permangono i segni del suo retaggio storico (architettura medievale) e dove ancora oggi rimangono vive le tradizioni, i modi di vivere e i prodotti di una cultura contadina in estinzione.

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