Beni confiscati, appello CGIL ai parlamentari irpini.

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La Segreteria della Camera del Lavoro Territoriale Cgil di Avellino lancia un appello a tutta la deputazione irpina ed alle segreterie di partito affinchè, si legge nella missiva, siano «conseguenziali durante i lavori Parlamentari rispetto al Codice Antimafia e agli interventi normativi idonei a sconfiggere le pratiche mafiose anche con strumenti adeguati alla gestione dei beni confiscati ed in particolare ad una adeguata e stringente normativa sui sequestri.

L’appello sul Codice Antimafia, perché per noi è grande il pericolo che stiamo correndo come Paese, dato il tenore del dibattito che in queste ore si è innescato e gli attacchi scatenati da più parti che manifestano interessi corposi che vogliono impedire l’approvazione di alcune parti o inserirne di nuove, per rimettere in discussione persino materie già acquisite e consolidate nel tempo come le misure di prevenzione e la vendita dei beni sequestrati. Proprio in relazione a questo facciamo appello alla coerenza e al rigore della politica e della nostra deputazione che è estremamente importante in queste fasi, ancor di più, dopo le vicende delle minacce ad amministratori e la non più tanto latente presenza camorristica in provincia, con azioni delittuose, ma anche rispetto a capacità economico finanziarie, facilità di liquidità, che ha permesso acquisizioni di opifici in fallimento e dismessi, di aziende, di società servizi sanitari, di accoglienza migranti, il tutto poco convince. Occorre essere vigili ed attenti ad iniziare dai giudici e dai curatori fallimentari. Proprio partendo da questa parentesi locale, ci dichiariamo preoccupati e particolarmente attenti all’approvazione del Codice Antimafia. Anche se oggi il Senato dovesse approvare il testo la vicenda non si chiude certo qui, infatti deve ritornare alla Camera dove il rischio è alto e dove si scatenerà di nuovo la bagarre. Valutaremo attentamente, con la Cgil Nazionale, il testo che verrà votato, ma intendiamo con questa lettera aperta chiedere alla deputazione irpina di prendere una posizione chiara ed importante anche a tutela e legalità del nostro territorio senza tentennamenti e cambiamenti».

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