Giornata AVO domenica 22, incontro con Monsignor Aiello martedì 24.

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L’Associazione Volontari Ospedalieri di Avellino incontra i cittadini in Corso Vittorio Emanuele domenica 22 ottobre. Per tutta la giornata i volontari saranno presenti con un gazebo informativo (nei pressi della Banca d’Italia) per far conoscere ai cittadini interessati gli scopi e gli imminenti progetti dell’Associazione.

Martedì 24 ottobre sarà, poi, celebrata la IX Giornata Nazionale AVO presso la Città Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di contrada Amoretta. Per l’occasione sarà presente Sua Eccellenza Monsignor Arturo Aiello, Vescovo di Avellino, per una visita in alcuni reparti prevista per le ore 16.30 cui seguirà la celebrazione della Santa Messa per i volontari Avo. «Sarebbe un traguardo bellissimo poter assicurare la nostra presenza in tutti i reparti della struttura ospedaliera, con la quale siamo in costante sinergia, ed in particolare al Pronto Soccorso, ma – afferma il presidente Avo Avellino Giuseppe Lucchese – per raggiungere questo risultato occorrono tante forze intenzionate a condividere questo progetto».

L’obiettivo, infatti, è quello di allargare sempre più il numero dei volontari: «La nostra Associazione – prosegue – raccoglie, forma e aggiorna chi, spinto esclusivamente da un sentimento di solidarietà umana, desidera trascorrere qualche ora del proprio tempo libero accanto ai malati nelle corsie dell’ospedale». Dunque, un supporto per i malati fatto di «semplici azioni svolte con un’affettuosa presenza, un cortese ascolto delle domande e piccoli aiuti nei movimenti o anche semplicemente facendo loro compagnia con l’unico fine di distrarli da una realtà intrisa di preoccupazioni e da un inevitabile senso di solitudine».

Tutti i volontari, prima di poter svolgere tale nobile attività, hanno partecipato ad un corso di formazione iniziale e a periodici momenti di aggiornamento per acquisire conoscenze e competenze necessarie ad affrontare le problematiche con cui si dovranno confrontare nelle corsie ospedaliere. «Il prossimo anno organizzeremo un nuovo corso di formazione – conclude Lucchese – con esperti specifici tra cui psicologi, dirigenti ospedalieri, medici e responsabili Avo, per essere costantemente in grado di dedicare le nostre attenzioni a tutti i ricoverati, qualunque sia la loro situazione fisica, culturale e religiosa poiché l’obiettivo primario dei nostri volontari è alleviare le sofferenze e la solitudine degli ammalati con l’ascolto, l’amore e il calore umano».

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