Sprar Caritas di Castelpoto apre le porte.

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Lo Sprar Caritas di Castelpoto ha aperto le porte al primo nucleo familiare che ospiterà nelle sue strutture.  Proveniente dal Ghana, la famiglia Labaran è composta da Aysha, la mamma, Ahmed, il papà, e da due bambini, Omar di tre anni, nato in Libia e Khadija Miryam di un anno e mezzo, nata in Italia, ed un terzo bambino in arrivo. La famiglia è stata accolta dalla coordinatrice dello Sprar Paola Ferrannini, dall’équipe e dalla comunità di Castelpoto, che ha dato il benvenuto ai nuovi concittadini con un momento conviviale. Lo Sprar di Castelpoto, accoglierà 20 persone, di cui 15 in nuclei familiari e 5 in nuclei familiari monoparentali.

Al Comune di Castelpoto, con la famiglia arrivata  con il progetto Sprar, è stato firmato il “Patto di accoglienza”, il protocollo che regolamenta i diritti e i doveri degli ospiti, alla presenza del sindaco Vito Fusco e della vice sindaco Cosimina Caruso.

La buona accoglienza dei migranti, attraverso gli SPRAR, Sistema Per Richiedenti Asilo e Rifugiati, che è una modalità di accoglienza che nasce dalla collaborazione tra ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Ministero dell’Interno, l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i Rifugiati (UNHCR) è uno dei punti del “Manifesto Caritas Benevento per una Rete dei Piccoli #ComuniWelcome”. Attraverso il Manifesto, Caritas Benevento propone ai Comuni che lo sottoscrivono di affiancarli e supportarli gratuitamente per lo sviluppo del territorio attraverso quattro azioni politiche:

  • Accoglienza attraverso gli SPRAR;
  • l welfare dei Comuni, attraverso la progettazione dei Budget di Salute per le fragilità sociosanitarie e la corretta applicazione delle progettazioni personalizzate di uscita dalla povertà previste nel REI;
  • L’innovazione di processi energetici (energie rinnovabili) e contrasto al digital divide attraverso forme di hotspot gratuiti per la comunità;
  • Attività di contrasto al gioco d’azzardo patologico.

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