“Le ali della Libertà” conquista Roma: primo premio nazionale all’istituto Francesco De Sanctis .e al carcere di Sant’Angelo dei Lombardi.

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Integrazione scuole e carceri: il progetto giornalistico innovativo e formativo conquista Roma con ‘Le ali della libertà’.

Sul podio del 45esimo concorso nazionale EIP Italia (Ecole Instrument de Paix) – che vede il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri; della Camera dei Deputati; del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; del Ministero Affari Esteri; del Ministero dei Beni e Attività culturali e Turismo; Maison Internationale Poesie – Enfance Bruxelles; delle Direzioni scolastiche regionali Miur; della Regione Campania e della Regione Lazio – salgono l’istituto superiore scolastico Francesco De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi (AV) e la Casa circondariale del comune altirpino.

Premiata e applaudita nella sala delle conferenze della Biblioteca romana l’iniziativa editoriale ideata, coordinata e diretta dalla giornalista Teresa Lombardo (da anni impegnata nelle attività di volontariato specie nelle carceri della Campania) nata all’interno del progetto di scrittura creativa ‘Il mestiere di scrivere’.

Il tutto si è potuto concretizzare grazie alla lungimiranza dell’allora dirigente scolastico prof. Giovanni Ferrante – da qualche mese in pensione – che ha creduto e crede fortemente nel bisogno di cultura della legalità.

“… si tratta di vera comunione umana, in cui tutti sono protagonisti: studenti, detenuti, operatori scolastici, educatori della Casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi, la Chiesa diocesana che offre all’interno della Casa un servizio attraverso il volontariato Caritas.

Il libro è lo specchio di un grande sforzo di apertura, di accoglienza e di ricerca dell’altro. Tutti siamo coinvolti – scrive l’arcivescovo della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, mons. Pasquale Cascio  in questo sforzo, che parte dal cuore e dalla mente di ogni persona e raggiunge le istituzioni e le strutture.

Se la chiave che apre la porta della libertà è l’ultima del mazzo, quella che apre la mente e il cuore è unica, non sta nel mazzo, ma sta nella mano della nostra personale responsabilità.

La Chiesa è coinvolta senza pretese di soluzioni, ma nella ricerca sincera dell’altro con i suoi bisogni e le sue speranze. Si parte quindi dalla comunione dei bisogni e delle speranze, condividendo i dolori e i fallimenti, per partecipare alla coralità delle espressioni dei sentimenti e dei pensieri profondi.

Gli studenti hanno cercato di dare luce al mondo della privazione della libertà, illuminandolo con la bellezza dei sentimenti drammatici della creaturale fragilità.

54 detenuti hanno sprigionato luce dall’interno di loro stessi, vincendo il buio della privazione della libertà.

La rassegna stampa vuole dare le ali della grande letteratura a questi ‘uccellini giovani o feriti’, che riprendono a volare.

Questi pensieri di uomini liberi danno vita e speranza anche alla nostra Chiesa, ci sentiamo tutti rappresentati; con spirito di fedeltà all’uomo desideriamo che essi giungano a Papa Francesco: egli si china di fronte ad ogni uomo, per aiutare tutti a volare più in alto nella libertà dello Spirito, soffio di ogni poesia e di ogni pensiero che si lascia catturare dalle parole”.

 

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