Il Liceo “De Luca” di Avellino, in tutte le sue articolazioni, dagli studenti alle famiglie, dal corpo docente alla dirigenza dell’istituto, non intende inseguire inutili e strumentali polemiche, ma semplicemente che si faccia fino in fondo chiarezza sulla condizione di disagio che l’intera comunità scolastica è costretta a vivere da quattro anni e soprattutto che si risolvano concretamente i problemi sul tappeto.
E’ un dato di fatto che gli interventi di riqualificazione della sede storica di Tuoro Cappuccini, programmati nel 2016 dall’amministrazione provinciale, non siano ancora iniziati e chi riveste ruoli istituzionali, in questo specifico settore, anziché dare spiegazioni e risposte, reagisce in maniera scomposta, cercando di scaricare sulla scuola le proprie responsabilità, arrivando persino a screditarla, in maniera del tutto gratuita. Ma sia chiaro, sin d’ora, che non consentiremo a nessuno di giocare su una questione così seria.
Per questa ragione, avvertiamo l’esigenza di esplicitare pubblicamente tutti i passaggi consumati, invitando il presidente della Provincia, Biancardi, a farsi carico personalmente della vicenda, approfondendola adeguatamente, per evitare e districare eventuali nebulosità.
Nel 2016 l’amministrazione provinciale ci ha chiesto di collaborare, per superare le difficoltà in atto, ricevendo la nostra immediata disponibilità. Il funzionario incaricato dall’ente a seguire le procedure di appalto, in quella stessa fase ci ha garantito che i lavori da effettuare sarebbero terminati entro dicembre 2019 e che in ogni caso la struttura interessata sarebbe stata pronta e consegnata per l’inizio di questo anno scolastico. Ma le cose sono andate diversamente. Si tenga conto che la sede di Tuoro Cappuccini, poco prima che fosse chiusa, era stata oggetto di altri lavori, per una spesa di 700 mila euro, tramite fondi europei, e di un intervento costato 120 mila euro, finanziato dalla Provincia in due tranche, per l’allestimento delle aule destinate al Piano ceramica.
Da allora ad oggi il Liceo “De Luca” ha cercato di gestire al meglio la situazione precaria nella quale si è trovato, trasferendosi temporaneamente nella attuale sede di via Scandone, fiducioso che in tempi ragionevoli sarebbe stato tutto risolto. Ma purtroppo gli ostacoli sono progressivamente aumentati. L’ipotesi di utilizzo della palestra comunale, ad esempio, non è stata ancora messa in pratica, perché mancherebbe tuttora la segnaletica anticovid, nonostante fossero note le date di inizio dell’anno scolastico. L’auspicio è che si risolva presto l’intoppo e che l’impianto venga concesso a titolo non oneroso, come invece è avvenuto lo scorso anno.
Per quel che riguarda le turnazioni pomeridiane avviate dall’Istituto, invece, c’è chi sembra cadere dalle nuvole. Eppure la Provincia è stata avvisata per mezzo di comunicazione formale, con la quale si avanzava richiesta di implementazione delle corse delle linee di trasporto, purtroppo puntualmente ignorata.
In conclusione, è fin troppo evidente l’atteggiamento di superficialità avuto dall’ente preposto alla risoluzione dei problemi. Dobbiamo poi constatare che il trattamento riservato al “De Luca” è stato particolarmente penalizzante. Non riteniamo di essere, se mai ve ne fossero, una scuola di serie B e perciò risulta inaccettabile ogni disservizio, sinora pazientemente tollerato. Adesso però è il momento di voltare definitivamente pagina. Chiediamo quindi che venga ufficialmente comunicata la data di consegna della sede scolastica e che nel frattempo si provveda a rendere sostenibile questa lunga fase di attesa.