La Roma dilaga contro il Benevento: all’Olimpico finisce 5-2 per la formazione di Fonseca che conquista la seconda vittoria in campionato. Sono i sanniti ad andare in vantaggio con Caprari, ma Pedro e Dzeko ribaltano il match nel primo tempo. Nella ripresa Lapadula pareggia ribattendo a rete il rigore paratogli da Mirante ma Veretout fa 3-2 poco dopo, segnando dal dischetto. Nel finale ancora gol per Dzeko (ora quinto marcatore all time in A della storia della Roma) e Carles Perez.
“Venire qui, fare dieci tiri in porta e prendere dei gol così… devo dire che la squadra è stata molto brava. Il risultato è bugiardo, però mi tengo la prestazione. Per una neopromossa giocare una partita del genere è una grande soddisfazione”. Così Pippo Inzaghi, dai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta per 5-2 contro la Roma.
Ma il Benevento è una squadra da Serie A? “Siamo ancora un po’ inesperti e lo paghiamo – risponde il tecnico della squadra sannita -. Avere questa mentalità in un campo così difficile però è quello che voglio. Poi qui 99 volte su 100 la perdi, quindi preferisco giocarmela. Se vogliamo salvarci dovremo avere questo spirito”. Sul gol del 2-1, Inzaghi dice che preferisce “parlare del rigore. Il mio portiere dice che ha preso la palla, io non capisco solo perché gli arbitri non la vanno a rivedere.
Se prende la palla per me finisce lì, cosa deve fare il portiere? Se il nostro è uguale vuol dire che neanche quello era rigore. Sono simili, però l’unica cosa è che si potrebbero andare a vedere”.
Sulla filosofia di gioco del Benevento, il tecnico chiarisce che “non è cambiata. Io cerco sempre di capire che giocatori ho: non ho mai cambiato. Ora ho una squadra che può fare dei gol e se mi difendo in area in Serie A gol lo prendo sempre”. “Non mi voglio snaturare, questa mentalità è l’unica speranza per salvarmi – sottolinea -. Certo però che era più facile giocare che allenare”. (ANSA).