Il ruolo dell’Italia nel programma “2021, anno del sostegno ai giovani e alla promozione della salute pubblica in Uzbekistan”. Intervista a Vittorio Giorgi, Console onorario dell’Uzbekistan e presidente Federazione Italiana Kurash e Lotte Tradizionali.

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Nel suo recente discorso al Parlamento dell’Uzbekistan (Oliy Majlis), il presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev ha esaminato la situazione del suo Paese e definito le priorità del suo sviluppo sullo sfondo delle sfide globali. L’Uzbekistan ha 32 milioni di abitanti, e con un’età media di 23,9 anni è una delle popolazioni più giovani del mondo. Per questa ragione il presidente ha posto i giovani al centro della sua azione di governo, stabilendo come obiettivi fondamentali il miglioramento del sistema d’istruzione in ambito scolastico ed universitario, la tutela della salute e la promozione dello sport insieme ad stile di vita sano. Queste sono la basi del “nuovo Rinascimento” del paese centro asiatico che il settembre 2021 celebrerà il 30° anniversario della sua indipendenza. Il 2021 è davvero strategico, tanto che su iniziativa del Presidente Mirziyoyev è stato dichiarato “Anno del sostegno ai giovani e alla promozione della salute pubblica”.

Vittorio Giorgi, lei è un avvocato civilista esperto in relazioni internazionali e sport management. Dal 2012 ricopre la carica di “Console onorario della Repubblica dell’Uzbekistan in Caserta per le regioni Campania e Molise”, ed è anche fondatore e presidente dellaFederazione Italiana Kurash e Lotte Tradizionali”. In che modo l’Italia interagisce con questo nuovo programma politico del presidente Mirziyoyev?

L’Italia è uno dei paesi esteri di riferimento della Repubblica dell’Uzbekistan per ciò che riguarda le politiche di istruzione e di formazione. Nel dar seguito alle direttive presidenziali, come Console onorario, insieme all’Ambasciata uzbeka sto elaborando un progetto di cooperazione tra i due Paesi, con l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” ed alcune Scuole Superiori della mia città specializzate nel turismo.

Nel settore dello sport, gli esperti hanno calcolato che la percentuale della popolazione uzbeka che pratica costantemente attività sportiva nel 2021 aumenterà dal 19 al 25 per cento. E’ significativo che il Comitato Olimpico Asiatico abbia assegnato a Tashkent i “Giochi Asiatici della Gioventù 2025”. Sono tantissimi i bambini e i giovani a praticare lo sport, dentro e fuori le scuole, in particolare il loro sport nazionale, il KURASH, un’antica lotta che nel 1998 è stata lanciata a livello internazionale. Oggi è praticata in oltre cento paesi del mondo, grazie alla proficua attività della International Kurash Association (IKA), presieduta da Haider Farman, ed al sostegno economico del governo uzbeko.

In che modo il Kurash ha iniziato a diffondersi anche in Italia?

Sono appassionato di Arti Marziali, avendole praticate in gioventù. Ho anche frequentato il Corso di Management Sportivo alla Scuola dello Sport del C.O.N.I (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). Nel 2014, su richiesta della International Kurash Association (IKA), ho fondato la Federazione Italiana Kurash e Lotte Tradizionali (FIKULT) che ha sede a Caserta ed ha il supporto istituzionale dell’Ambasciata uzbeka. In cinque anni di attività i nostri atleti hanno rappresentato l’Italia in 11 competizioni internazionali di Kurash in vari paesi del mondo, conquistando alcune medaglie ed anche l’oro agli europei 2019 con Chiara Meucci. Abbiamo organizzato venti seminari in varie città italiane, stimolando l’interesse di molti sportivi. Grazie all’impegno dei nostri atleti, tecnici e dirigenti, oggi possiamo dire che la nostra federazione è tra le più forti in Europa. Nel settembre scorso l’Ambasciatore uzbeko Otabek Akbarov è venuto nella mia città, Caserta, per consegnare al Sindaco Carlo Marino l’Accordo di Amicizia e Cooperazione siglato con la città sito Unesco di Shakhrisabz. La cerimonia si è svolta nell’incantevole borgo medievale di Casertavecchia, preceduta da una dimostrazione di Kurash del M° Lincoln Han ed i suoi allievi.

 

Che effetti ha il Kurash sulla salute dei suoi praticanti?

Il Kurash ha radici molto antiche. Le prime citazioni sono nelle “Cronache” del filosofo e storico greco Erodoto. Il grande scienziato e fondatore della medicina moderna, Avicenna (Ibn Abu Ali Sina), vissuto nel X sec. a Bukhara, nella sua celebre opera “Il Canone della Medicina” narra che la pratica del Kurash migliora la condizione fisica e spirituale delle persone. Tamerlano (Amir Temur), uno degli statisti più importanti della storia, fondatore dell’Impero Timuride con capitale Samarcanda, nel XIV sec. utilizzava il Kurash per la preparazione fisica e la difesa personale del suo esercito. Gli effetti benefici di questa lotta erano, dunque, conosciuti già in epoca antica.

 

Quali sono le attività in programma per la diffusione ed il consolidamento della pratica del Kurash da parte della Federazione per l’anno 2021?

Il programma della mia federazione per il 2021, concordato insieme al Coordinatore sportivo Massimo Mattioli ed al Segretario generale Raffaele Vicario, prevede la diffusione del Kurash in tutte le regioni italiane ed il rafforzamento delle squadre nazionali (maschile e femminile, seniores e juniores) in vista dei prossimi campionati europei e mondiali. Per questo motivo, lo scorso ottobre è stato sotttoscritto un accordo di collaborazione col presidente della Federazione Italiana Judo Lotta Olimpica e Karate (FIJLKAM), Domenico Falcone. Un accordo molto importante per lo sport italiano che rafforzerà ulteriormente le relazioni tra i due Paesi. Aggiungo anche che lo scorso anno la FIJLKAM ha firmato un importante accordo di collaborazione con la Federazione Judo Uzbeka, inerente scambi formativi tra le rispettive squadre nazionali.

Per concludere, quali sono gli obiettivi più ambiziosi della sua federazione?

In assoluto, l’organizzazione dei Campionati Mondiali di Kurash a Roma e l’apertura di un Centro europeo del Kurash a Caserta, la mia città ammirata nel mondo per il suo meraviglioso Palazzo Reale ed il Complesso del Belvedere Reale di San Leucio, dal 1997 Patrimoni Unesco. Lavoreremo duramente per poterli realizzare!

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