Il consigliere comunale, esponente dell’opposizione ad Avellino e manager dell’Air Trasporti Dino Preziosi non si lascia intimidire.
Le parole di Paolo Foti sull’autostazione, danno lo spunto per scoperchiare le inefficienze dell’attuale amministrazione comunale. Preziosi chiamato in causa per il suo ruolo di manager dell’azienda trasporti puntualizza: “Siamo al solito comportamento del sindaco che vuole scaricare le colpe sugli altri. Ho presentato una serie di documenti in cui sottolineavo la necessità di sbloccare il parcheggio inserito nella scheda di piano, tra l’area compresa via Tagliamento e via Morelli e Silvati. L’apertura dell’Autostazione passa per questa risoluzione. L’amministrazione non ha i soldi per far fronte ai diritti edificatori e agli oneri di urbanizzazione che le spettano in base alle quote edificatorie in possesso. Aspettiamo ancora che ci venga ceduta l’area di 3mila metri quadrati da adibire alla sosta a medio e lungo termine. Per l’inefficienza di quella parte politica, l’azienda ha perso 7 milioni di euro di finanziamenti europei”. La rabbia per le accuse è forte. E Preziosi coglie l’occasione di vestire i panni del consigliere e mettere in luce la questione Assoservizi: “ Questa non è una battaglia contro Foti ma una battaglia di verità per i cittadini. Sono due mesi che chiedo chiarimenti sul rapporto con Assoservizi. Ci sono evidenti e gravissimi vizi di illegittimità che determinano anche gravi danni erariali. Dal mio punto di vista ci sono gli estremi sia per chiamare in causa la Corte dei Conti che la Procura della Repubblica”. Del caso si è dibattuto anche in commissione trasparenza, dove Preziosi è presidente. “Anche l’assessore al bilancio s’è detta convinta della fondatezza della mia ricostruzione. Confido nel loro senso di responsabilità”.