L'Unpli Avellino scrive alla Regione per dire no alle trivellazioni a Gesualdo e Frigento.

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Gesualdo Petroliopubblichiamo la lettera scritta dall’Unpli Avellino alla Regione Campania in merito alle possibili trivelazioni per l’estrazione di petrolio nell’area di Gesualdo e Frigento.

Spett.le Giunta Regionale della Campania Direzione Generale per l’Ambiente e l’Ecosistema Unità Operativa Dirigenziale Valutazioni Ambientali e Autorità Ambientali

Via A. De Gasperi, 28 80134, Napoli

Direzione Generale 52 05 UOD 52 05 07 Direttore Generale dr. Michele PALMIERI Dirigente della U.O.D. Dott. Raimondo SANTACROCE

 

Oggetto: OSSERVAZIONI – Intervento per Perforazione del pozzo esplorativo Gesualdo 1 nell’ambito del permesso di ricerca Nusco. Localizzazione: Comune di Gesualdo (AV). Proponente Cogeid S.p.A. (ex Italmin Esploration S.r.l.), Procedura VIA. Istanza prot. Reg 691341 del 21.09.2012 – Integrazioni Progettuali

 

 

Se si trivella a Gesualdo, l’Irpinia diventa un deserto.

L’Unpli Provinciale di Avellino di concerto con l’Unpli Regionale della Campania esprime il fermo e civile dissenso alle trivellazioni nel territorio di Gesualdo e  Frigento per la ricerca e l’estrazione del petrolio.

Sono molteplici le ragioni del dissenso sotto il profilo ambientale ed economico.

1.L’Irpinia è un’area  sismica ed ha già subito nel corso del tempo vari terremoti tra cui quello del 23 novembre del 1980 che ha causato distruzioni e migliaia tra morti e feriti. Né l’uomo può aggredire e stuzzicare il terreno che si potrebbe rivoltare contro.

2.L’Irpinia è ricca di sorgenti di acqua che viene fornita ai cittadini della Campania e della Puglia. Questa ricchezza va conservata, salvaguardata e non messa a repentaglio e a rischio di dispersione e di inquinamento a causa delle trivellazioni.

3. A pochi chilometri dal luogo della prevista perforazione vi è la Mefite che è considerato un  vulcano spento che sorge nella Valle di Ansanto dove sorgeva anticamente il tempio della Dea Mefite. Tra Rocca San Felice e Guardia dei Lombardi si produce il carmasciano, un formaggio tipico dal sapore gustoso a causa del  latte delle pecore tenute a pascolo che si nutrono dell’erba in questa zona sottoposta ad esalazioni di zolfo provenienti dalla Mefite.

4. Sempre a pochi chilometri vi sono le Terme di Villamaina che sono una risorsa del territorio dando lavoro a diverse decine di persone.

5. L’ultima ragione, ma non ultima per importanza, è  quella che l’Irpinia ed in particolare Gesualdo ed i paesi limitrofi sono paesi eccellenti sotto l’aspetto paesaggistico con alta potenzialità turistica.

Con le trivellazioni ci sarebbe un rischio enorme per la rottura di un equilibrio sismico, idrogeologico, ambientale-turistico e si farebbe uno sfregio non solo ai territori di Gesualdo  ma ad un vasto territorio,  all’Irpinia e alla Campania.

Ci sono voluti molti anni per riscoprire la figura di Carlo Gesualdo e i madrigali come pure tanti ne sono occorsi per recuperare il Castello e il centro storico di Gesualdo al fine dello sviluppo culturale e turistico del paese e dell’Irpinia. Come pure molta attenzione è stata dedicata per la conservazione riuscita del centro storico di Frigento. A quattro passi, oltre alle terme di Villamaina, si trovano il Castello di Candriano di Torella dei Lombardi, Sturno e i centri storici di Fontanarosa e di Mirabella Eclano con i tradizionali carri di paglia. E a qualche altro chilometro ancora si trovano  Luogosano, Nusco, Guardia dei Lombardi e Grottaminarda.

E’ un’area a forte vocazione agricola e turistica immersa nei vigneti con la vicina Paternopoli che è un centro vitivinicolo con imprese affermate  e  il centro storico di Taurasi che dà il nome al Taurasi dogc, di Sant’Angelo all’Esca.

Non si può distruggere una bellezza dell’Irpinia per mero calcolo economico a solo discapito del territorio e delle popolazioni locali che non avrebbero neanche il beneficio di un incremento dell’occupazione essendo il progetto in questione a “capital intensive”.

Piuttosto, anche con l’approvazione della legge regionale del turismo emanata di recente si punti allo sviluppo culturale e turistico di questa vasta aerea e dell’Irpinia. Si va verso lo sviluppo della cultura e del turismo mentre con questa iniziativa si va all’opposto.

L’Unpli provinciale e cioè le Pro Loco della provincia di Avellino di concerto con l’Unpli Campania, presidente regionale prof. Mario Perrotti, per le motivazioni su esposte chiede di riflettere e di negare il permesso di ricerca nella zona individuata.

Avellino, 1 marzo 2015                                          Il presidente

Giuseppe Silvestri

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