Attivo lo sportello “Lìberati” per uomini maltrattanti, a cura della Piattaforma Libertà Partecipate della Rete “Sale della Terra”
La Rete di Economia Civile “Sale della Terra”, tramite la Piattaforma Libertà Partecipate, attiva dal 2012, realizza dei percorsi penali, dedicati a persone in misura alternativa alla detenzione ed ex-detenuti, condivisi dalla società civile promuovendo, in tal senso, l’incontro tra reo e società, al fine di non correre il rischio che il giudizio penale diventi pregiudizio sociale incancellabile, secondo i principi costituzionali secondo i quali la pena debba scontarsi secondo una funzione rieducativa.
Libertà Partecipate, la cui responsabile è la d.ssa Adele Caporaso, partecipa in questo modo alla rivoluzione del sistema dell’esecuzione penale, promuovendo la funzione rieducativa della pena e la risocializzazione del detenuto, dimostrando con dati empirici come la partecipazione a tali percorsi riduca la recidiva del reato.
In linea con la missione intrapresa nasce lo Sportello “Lìberati”, ubicato presso gli Uffici della Cittadella del Welcome di “Sale della Terra”, in via San Giovanni Di Dio n.14, Benevento: un servizio che si rivolge agli uomini in sospensione condizionale della pena, sottoposti dunque a quanto previsto dal nuovo comma dell’art. 165 c.p e che si propone di promuovere un Percorso di rieducazione per maltrattanti, attraverso un approccio integrato alla lotta contro la violenza domestica e di genere che vada oltre l’aspetto punitivo.
In linea con quanto sancito dall’ Ordinamento penitenziario (L.n. 354 e modifiche; art. 1, art. 15), la Rete “Sale della Terra” sostiene la necessità di attivare percorsi di rieducazione degli uomini maltrattanti ad integrazione del lavoro di prevenzione collegato alla rete antiviolenza.
Un lavoro che va inteso come un’aggiunta al sistema e non una sottrazione o sostituzione.
Allo stesso modo “Sale della Terra” sostiene il concetto di mediazione penale nella prassi ordinaria di chi commette reati e l’attivazione dello sportello “Lìberati” va in questa direzione.
L’istituto della “sospensione condizionale dell’esecuzione della pena”, disciplinato dagli artt. 163-167 del Codice penale, rappresenta una forma di sospensione dell’esecuzione della condanna, una condizione ibrida tra pena sospesa e reato estinto che diventa espressione dell’idea che, nei confronti del delinquente che abbia commesso un reato non grave, risulti opportuna una rinuncia condizionata all’esecuzione della pena, dato che i danni prodotti dall’esecuzione potrebbero risultare superiori ai benefici, per la società e per il singolo condannato.
Rapportando l’introduzione della Legge n.69 del 2019, meglio conosciuta come “Codice rosso”, entrata in vigore il 9 agosto dello stesso anno, prevedendo delle “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, all’istituto della sospensione condizionale della pena, è stato aggiunto il su citato nuovo comma all’art. 165 c.p., che prevede che tale beneficio sia subordinato alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per i medesimi reati. Detti percorsi di recupero, inoltre, non devono essere onerosi per la Finanza Pubblica, ma, devono essere a carico dell’interessato.
Lo sportello nasce, quindi, per rispondere a quest’esigenza legislativa e sarà attivo dal lunedì al venerdì previo accordi con la referente psicologa, dr.ssa Adele Caporaso, responsabile della Piattaforma Libertà Partecipate.
Di seguito i contatti di riferimento:
Telefono: 3667102516 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 13:00)
Pec: libertapartecipatesdt@pec.it
Mail: libertapartecipate@consorziosaledellaterra.it.