Al via la vendita di 8 mila ettari pubblici della Banca nazionale delle terre agricole, pronti per essere coltivati. Dopo un costante lavoro di confronto con le associazioni di categoria, a cominciare dalla Cia-Agricoltori Italiani, il Ministero delle Politiche Agricole ha aperto oggi la procedura di messa in vendita di 218 terreni, la maggior parte dei quali, il 68%, si trovano al Sud. Si tratta di terreni agricoli, che non sono incolti, ma di aziende già avviate tornate nella disponibilità di Ismea.
“Liberare i terreni agricoli pubblici per la vendita o l’affitto – commenta Alessandro Mastrocinque, vice presidente di Cia – Agricoltori Italiani e numero uno di Cia Campania – è una nostra proposta avanzata con forza già dal 2010 con la Banca della terra. E’ il segno di un importante cambiamento per facilitare l’ingresso di nuove leve nel settore. In un Paese segnato dalla scarsa mobilità fondiaria e in cui acquistare a prezzi di mercato è quasi impossibile, la nascita della Banca delle terre agricole, che mette a disposizione soprattutto dei giovani il patrimonio pubblico, rappresenta una importante discontinuità“.
Da segnalare che se in Francia un ettaro costa in media 5.500 euro e in Germania 6.500 euro, in Italia un ettaro di terreno viaggia mediamente intorno ai 18 mila euro. Anche l’affitto, soprattutto in alcune zone a forte caratterizzazione produttiva e territoriale, è proibitivo. “L’auspicio – continua Alessandro Mastrocinque – è che la Banca delle terre agricole possa contribuire a generare nuova occupazione “under 40″ in un comparto fondamentale del Paese che, tra produzione e industria, vale il 15% del Pil”.
A partire dalle 12 di oggi, martedì 5 dicembre, sul portale dell’Ismea saranno disponibili tutte le informazioni e la possibilità di presentare le manifestazioni di interesse fino al 3 febbraio, a seguire partirà l’asta online, con una procedura trasparente attraverso la Pec. La Banca nazionale delle terre agricole, gestita da Ismea, è un’operazione rivolta soprattutto ai giovani under 40 per favorire il ricambio generazionale, tanto che il ricavato delle vendite all’asta, secondo le stime, un valore minimo di 110 mln di euro, sarà destinato ai giovani imprenditori agricoli. Da dicembre dunque è possibile presentare la manifestazione d’interesse per uno o più lotti sul sito della Banca della Terra, da febbraio parte la procedura competitiva a evidenza pubblica tra coloro che hanno manifestato interesse. Per i giovani viene data la possibilità di mutui a condizioni più favorevoli da parte di Ismea se la richiesta è effettuata da under 40.