Da lunedì 3 a venerdì 14 febbraio l’Università di Salerno aprirà le sue porte ai 18.000 studenti degli Istituti superiori del Mezzogiorno che visiteranno l’Ateneo per conoscere l’offerta ed orientare il proprio futuro percorso di studi. Presentata oggi, in Sala stampa “Biagio Agnes”, la 16esima edizione di UNISAOrienta, la manifestazione di accoglienza ed orientamento che l’Università di Salerno, con il suo Centro CAOT e i 17 Dipartimenti, promuove ogni anno per le future matricole.
Slogan e tema ispiratore di quest’anno è “Scegli il futuro che vivrai”. “È una frase potente quanto semplice. Futuro è una parola magica a cui affianchiamo un’offerta formativa importante e tanta voglia di crescere”, ha sottolineato il Rettore Vincenzo Loia, in apertura della conferenza. “L’obiettivo è farci conoscere e aiutare le nuove matricole con riflessioni sempre più ampie” – ha proseguito il rettore.
“La parola Futuro è declinata in un duplice significato: quello di futuro percorso di studio da scegliere e quello di futuro del Pianeta in cui viviamo” – ha dichiarato la Delegata a UnisaOrienta 20200 prof.ssa Rosalba Normando, nell’annunciare il tema scelto per questa edizione: l’Ambiente. Da qui l’idea di ospitare, quale ulteriore occasione di riflessione e sensibilizzazione al tema durante le giornate di UnisaOrienta, l’installazione “TRASH PEOPLE” dell’artista tedesco HA SCHULT-
“Vogliamo offrire ai giovani uno stimolo e abbiamo scelto l’arte per la sua forza di far riflettere. È questo il senso della presenza di Schult. L’artista si è presentato al mondo con un messaggio dirompente che diventa anche da stimolo per i nostri giovani: due miliardi di tonnellate di rifiuti, il 90 per cento dei rifiuti plastici entra nei mari, esistono isole di rifiuti galleggianti di dimensioni enormi. La presenza di Schult è tesa proprio a sensibilizzare ulteriormente gli studenti” – conclude il rettore.
A presentare i numeri attesi e il programma di questa edizione la professoressa Rosalba Normando: “Ad oggi si sono prenotate all’evento 130 scuole ed 800 insegnanti che accompagneranno 18.000 studenti. Abbiamo organizzato 500 seminari di orientamento grazie alla collaborazione dei 17 dipartimenti di ateneo; ci saranno 12 sessioni plenarie con altrettanti testimonial che racconteranno agli studenti la propria esperienza. È un format consolidato: dopo la sessione plenaria ci saranno i seminari e incontri dibattito con i docenti degli istituti superiori”.
UnisaOrienta 2020 partirà ufficialmente lunedì 3 febbraio con la prima sessione plenaria che vedrà come testimonial la campionessa di nuoto Benedetta Pilato. Martedì 4 febbraio spazio a “Una storia di successo” con lo spin-off Biouniversa Unisa. Mercoledì 5 sarà la volta del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Salerno, Leonida Primicerio, mentre giovedì 6 UnisaOrienta ospiterà Umberto Guidoni, il primo astronauta europeo a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Nella stessa giornata si terrà anche una sessione pomeridiana dedicata all’esperienza delle Startup Unisa finalista alla competizione StartCup Campania 2020. A chiudere la prima settimana, venerdì 7, sarà l’attore Filippo Nigro.
Lunedì 10 febbraio gli studenti incontreranno il composito eco-acustico David Monacchi, docente presso il Conservatorio “Rossini” di Pesaro. Martedì 11 speaker dell’evento sarà Marco Onnembo, responsabile della Cassa Depositi e Prestiti, mentre mercoledì sarà la volta dell’attrice, scrittrice e conduttrice tv Chiara Francini. Doppio appuntamento per giovedì 13: al mattino con Iside Russo, Presidente della Corte d’Appello di Salerno, nel pomeriggio con le Startup Unisa. A chiudere il programma delle giornate dell’Orientamento Unisa, venerdì 14 febbraio, sarà l’olimpionica Manuela Di Centa, membro della Giunta esecutiva del Coni.
Nella seconda parte della Conferenza stampa, il professor Luca Cerchiai, direttore del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, ha presentato l’installazione “Trash People” che lungo le dieci giornate di UnisaOrienta farà da cornice all’intera manifestazione: “Unisa è una strategia di formazione e d’incontro, di conoscenza e di cultura che l’Ateneo da anni sta svolgendo nel campo dell’arte contemporanea. Il campus di Fisciano è un museo diffuso di grande qualità, che costituisce una scelta molto intelligente. Accogliamo la mostra Trash People perché l’arte contemporanea in un campus ne qualifica non solo lo spazio ma anche la vita, le opere esposte acquistano valore attraverso lo sguardo degli studenti”.
A proposito di giovani, l’artista Ha Schult, ideatore dell’esposizione che sta facendo il giorno del mondo, ha dichiarato: “Quando ho iniziato il mio percorso di artista il concetto di rifiuti non era così al centro dell’attenzione come oggi. Il lavoro colpisce gli occhi ma deve parlare soprattutto alla mente dei giovani e questo campus è il posto migliore per farlo. Qui ho notato un’attenzione al tema dell’Ambiente. Nel 1996, quando ho iniziato a realizzare le trash people, in sei mesi sono riuscito a creare un centinaio di statue, le sculture sono state contaminate dalle persone che ho conosciuto nel mondo e assemblate con i materiali di scarto che ho recuperato nel mondo”.
L’installazione di Schult è un invito alla riflessione sulle tematiche del rispetto e della salvaguardia ambientale, richiamando direttamente anche un’altra delle azioni chiave dell’Ateneo, il programma “UnisAmbiente”.