“Nonostante diverse note e molteplici diffide, l’Asi di Avellino, con delibera del Consiglio direttivo del 22 febbraio 2021, ha deciso di riattivare la procedura per la selezione di un direttore generale. Una decisione sconcertante, assunta in assenza di alcuni componenti e senza che di tanto ne facesse menzione l’ordine del giorno. Nonostante le evidenti illegittimità, peraltro oggetto di numerosi esposti di terzi, alcuni componenti il Comitato hanno deciso di aggravare ulteriormente le casse dell’Ente, notoriamente disastrato economicamente, indebitandolo di ulteriori 100mila euro all’anno. Tutto ciò nonostante la funzione di direttore generale venga espletata a costi irrisori dalla risorsa interna ormai da diversi anni.” E’ quanto dichiara in una nota Michele Spinazzola, componente del Consiglio direttivo del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della provincia di Avellino.
Spinazzola, che si dice pronto a fornire chiarimenti e documentazione alle Autorità, evidenzia nella sua nota la singolarità di una decisione assunta non solo a dispetto delle gravi criticità economiche dell’Ente, ma anche di questioni certamente prioritarie sostanzialmente ignorate: “Il dubbio – dice Spinazzola – è che possa esserci un interesse particolare di alcuni, a scapito degli interessi generali dell’Ente. Un sospetto ancora più forte se si considera che con precedente delibera era stata disposta la sospensione della procedura in attesa che il Difensore civico regionale esprimesse il suo parere, delibera allo stato non revocata: Irresponsabilmente, poi, si è deciso di proseguire nella procedura senza attendere il parere del Difensore civico. Il tutto in un’adunanza motivata da tutt’altro oggetto all’ordine del giorno”.
“Perché, dunque, scegliere di indebitare l’Ente – si chiede – a poco più di due mesi dalla scadenza del mandato dei componenti del Comitato Direttivo? Un’urgenza inaspettata a scadenza del mandato che apre non pochi interrogativi ai quali la Regione e le Autorità competenti dovranno dare una risposta.“
“Faccio appello – conclude Spinazzola – affinché le Autorità, in primis l’Assessorato regionale alle attività produttive, intervengano subito per arrestare una procedura a questo punto evidentemente illegittima e certamente sospetta, chiedendo al delegato regionale – membro effettivo del Comitato Direttivo – conti e ragioni del suo ruolo di garante della Regione Campania, in particolare la ragione per cui questi, primo su tutti, esprime interesse in una procedura evidentemente antieconomica, a scadenza di mandato.“