L’assemblea dei sindaci e dei rappresentanti dei comuni irpini ha approvato martedì mattina il regolamento della Conferenza d’ambito in linea con la legge regionale n° 5 del 24 gennaio 2014 avente ad oggetto “Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani ed assimilati in Campania” che stabilisce che ogni Ato provinciale, ai fini di un’ottimale funzionalità della gestione del servizio, debba essere suddiviso in Sistemi Territoriali Omogenei.
Sul numero degli STO si sono però divisi gli orientamenti ed accesa la discussione, la proposta di dividere l’ATO in 7 STO non convince i Sindaci dell’Alta Irpinia che vorrebbero la ripartizione in 8 STO.
“Per l’organizzazione degli Sto dobbiamo tener conto di diversi elementi in una logica di sistema tra comuni – prosegue Bianchino -. Abbiamo ascoltato tutti in riunioni per aree indicando un tetto massimo di sette sto ognuno dei quali non è un modello rigido ma se ne può discutere alla luce della specificità del territorio dato che siamo noi ad organizzarli». Dunque con l’assemblea di questa mattina è stata avviata l’attività dell’Ato attraverso la definizione di «linee guida che sono la risultanza dell’ascolto del territorio e delle rappresentanze dei Comuni per cui c’è stata una condivisione rispetto all’impostazione del processo che porta al ciclo integrato dei rifiuti”, ha affermato il sindaco di Montoro Mario Bianchino, pressiente dell’ ATO.
L’obiettivo è dunque la riduzione del quantitativo di rifiuti per arrivare a ridurre tariffa e costo «ognuno deve pagare il corrispettivo in base alla quantità di rifiuti che produce per cui più attenzione, più differenziata, meno rifiuti da conferire. Il dato significativo, di portata storica, è che finalmente i sindaci sono responsabili del processo dei rifiuti. Non ci possono essere lamentele e obiezioni di sorta, oggi siamo noi a governare questo processo per cui dobbiamo mettercela tutta ed essere consapevoli che bisogna essere virtuosi»