L’ennesima sconfitta rimediata al Manuzzi di Cesena risulta fatale al tecnico dell’Avellino Domenico Toscano.
La classifica deficitaria dei biancoverdi, 16 punti in 16 partite, vede i lupi al quartultimo posto.
La dirigenza dunque decide per il cambio di allenatore e sulla panchina dell’Avellino arriverà un allenatore irpino, Walter Alfredo Novellino, nativo di Montemarano, cresciuto in Brasile, soprannominato Monzòn per la somiglianza con il pugile argentino, una buona carriera di calciatore come attaccante esterno che lo porterà a vincere lo scudetto 1978-79 con la maglia del Milan (quello della stella con Liedholm in panchina, l’ultimo di Rivera, il primo di Baresi).
Da allenatore Novellino ha iniziato nelle giovanili del Perugia (squadra in cui ha trascorso la maggior parte della carriera di calciatore), per poi infilare una serie di promozioni dalla B alla A tali da renderlo uno specialista del campionato di cadetteria, quella storica del Venezia (allora di proprietà del vulcanico Zamparini), quella del Napoli, poi Piacenza e Sampdoria.
Nell’ultima stagione ha allenato il Palermo del vulcanico Zamparini (che lo ebbe a Venezia) per appena 4 partite, subentrando a Iachini e finendo esonerato in favore di Ballardini.
Come modulo di gioco predilige il 4-4-2 a zona memore degli insegnamenti del Barone Liedholm.
Novellino firmerà oggi un contratto di 6 mesi con opzione per la prossima stagione.
Sarà necessaria la sua esperienza per rivitalizzare la classifica dell’Avellino, sfruttando il doppio turno casalingo che vedrà al Partenio dapprima l’Ascoli e poi la rivelazione Benevento per un derby che si annuncia già carico.