Azienda Ospedaliera “Moscati” e Asl Avellino insieme per una presa in carico completa del paziente affetto da Sla.

0
3046
CartolibreriaShop.it acquista online tutti i prodotti per la scuola e per l'ufficio. Zaini, astucci, colori, penne, quaderni, raccoglitori, evidenziatori, Stabilo, Legami Milano, Eastpack, Invicta, Pool Over, Panini, Seven

Un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) sulla Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) condiviso da Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” e Asl Avellino. Per garantire ai soggetti affetti dalla grave malattia neurodegenerativa progressiva sia un approccio di cura multidisciplinare al momento del ricovero che una continuità assistenziale sul territorio, l’Azienda Ospedaliera e Sanitaria hanno definito un percorso di completa presa in carico del paziente. Il Pdta Sla sarà presentato e illustrato nei dettagli domani, in occasione di un convegno organizzato dal Direttore f.f. dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Azienda “Moscati”, Daniele Spitaleri. L’evento “Pdta Sla: è possibile l’integrazione ospedale-territorio?”, si terrà domani, sabato 7 dicembre, a partire dalle ore 8,30, nell’aula multimediale della Città Ospedaliera (primo piano, settore B) e vedrà la partecipazione dei manager di “Moscati” e Asl, rispettivamente Renato Pizzuti e Maria Morgante, dei Direttori Sanitari delle due Aziende, Rosario Lanzetta ed Elvira Bianco, del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Avellino, Francesco Sellitto, e del vice presidente nazionale  dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (Aisla), Pina Esposito. Al tavolo dei relatori siederanno i diversi specialisti che, ciascuno per le proprie competenze, andranno a ricoprire un preciso ruolo all’interno del percorso, come il neurologo, lo pneumologo, il gastroenterologo, il rianimatore, il fisiatra.

«La Sla  – spiega Spitaleri – provoca una graduale paralisi della muscolatura scheletrica e una compromissione, in un arco di tempo variabile, dei movimenti, della parola, della deglutizione e della respirazione. Pertanto, per una corretta gestione del paziente, è necessario che lavorino insieme più specialisti, facendosi carico anche dell’aspetto psicologico ed esistenziale della persona malata e dei suoi familiari».

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here