Ritorno amarissimo per Cesare Prandelli alla guida della Fiorentina: contro il Benevento reduce da cinque sconfitte di fila Coppa Italia compresa è arrivata una sconfitta per 1-0 a firma di Improta, primo gol per lui in Serie A.
Oltre al risultato, che spinge i viola a ridosso della zona retrocessione dopo esser stati scavalcati dallo stesso Benevento, a dover preoccupare il tecnico di Orzinuovi appena subentrato a Iachini e tornato sulla panchina viola a 10 anni di distanza è la prestazione deludente a tutti i livelli, compreso quello caratteriale.
Ben altro clima in casa Benevento: dopo un primo tempo giocato con ordine e mirando più a chiudere gli spazi che ad aprirseli per qualche contropiede la squadra di Pippo Inzaghi si è accesa quando ha capito che questa Fiorentina era battibile.
E così dopo il cambio azzeccato di Sau per Roberto Insigne è arrivato il gol di Improta che ha dato la carica ai campani e costretto i viola a inseguire: peccato per Prandelli (privo già prima di cominciare di Callejon appena uscito dalla quarantena e di Bonaventura out per un fastidio alla caviglia) che Vlahovic ha fallito di testa una ghiotta occasione e nel prosieguo della gara ha più rischiato che costruito. Il Benevento assai più vigoroso infatti è andato vicino al raddoppio con Insigne e il neo entrato Lapadula, sui quali ha salvato Dragowski riscattandosi dall’indecisione sul vantaggio avversario.
Così il tecnico a Sky: “I ragazzi hanno orgoglio, sono fantastici. Sulla carta eravamo senza scampo. Ma abbiamo vinto con carattere, spirito, organizzazione. Da quando sono qui questa squadra ha sbagliato solo due partite su 46: hanno dimostrato di avere lo spirito giusto nonostante le assenze. Non abbiamo mai rischiato e penso che sia una grande soddisfazione. La squadra ha certezze, sono felice. Ha superato qualche critica immeritata di troppo. Non mi preoccupavo, la Serie A è dura, sapevolo che con lo Spezia era un incidente di percorso. Mi è dispiaciuto sentire alcune critiche che i ragazzi non meritavamo: invece ci hanno dato soddisfazione e una grande risposta. Si è belli quando si vince, poi quando perdi… ma comunque fa parte del gioco, però credo che servano critiche costruttive. Invece ne ho sentite troppe. Non bisogna perdere come contro lo Spezia, ma nei giudizi serve più riguardo. Ho le spalle larghe, ma ci hanno trattato come se fossimo già retrocessi. E comunque eravamo salvi anche prima della partit con la Fiorentina. Anche perdendo abbiamo sempre giocato a calcio: la strada è lunga, chiedo solo di darci una mano perché capiterà ancora di perdere”.