Il fiume Calore esonda a Ponte Valentino, la stessa zona alle porte di Benevento dove nel 2015 la furia dell’acqua causò un disastro. L’allarme viene lanciato da Gennaro Masiello, vice presidente nazionale di Coldiretti.
“Continuiamo – commenta Masiello – a non affrontare il problema, fino a quando il problema affronterà noi. I nostri uffici documentano lo straripamento del fiume Calore nell’ansa a ridosso di Ponte Valentino, tra Paduli e Benevento. Il fiume ha allagato i campi trasportando con se detriti. Già qualche giorno fa Coldiretti Benevento aveva allertato sull’esondazione nei pressi di Telese, alla confluenza con il Grassano.
“Appare del tutto evidente – incalza Masiello – che i problemi sono ancora tutti lì. Con un carico d’acqua tutto sommato fisiologico per la stagione, il fiume incontra ostacoli che fanno da tappo, costringendo l’acqua a rompere gli argini. Sono ancora negli occhi di tutti le immagini del 2015, ricordando cosa è in grado di fare la furia dell’acqua e che proprio in quel punto del fiume abbiamo visto fare disastri. Noi continueremo a lanciare l’allarme, sperando che le istituzioni, i cittadini, gli organi d’informazione accendano i riflettori sulla minaccia che si continua a sottovalutare. Fiumi e a torrenti che attraversano il Sannio rappresentano quasi 700 km di aste fluviali, il doppio considerando le due rive. Questa enorme rete incide fortemente sulla mobilità dei cittadini e sulle imprese agricole. Ricordo che la superficie agricola utilizzata nel Sannio è di oltre 100mila ettari, ovvero la metà del totale della superficie provinciale”.
“Rinnovo il mio appello alla Provincia e ai Comuni di mettere il tema della gestione del territorio tra le priorità delle scelte politiche, anche alla luce delle opportunità di investimento derivanti dal Recovery Fund contro il dissesto idrogeologico. Coldiretti è pronta a fare la sua parte, anche coinvolgendo direttamente gli agricoltori nella manutenzione ordinaria”, conclude Masiello. (ANSA).