Al peggio non c’è mai fine. Questo proverbio riassume in poche parole la stagione del Benevenro calcio. L’annus horribilis del Benevento ha vissuto sabato il suo giorno peggiore.
Con la sconfitta per 3-1 in casa del Cittadella la retrocessione in C è praticamente certa.
La squadra campana è ultima in classifica a due giornate dal termine del campionato.
La matematica caduta in terza serie è solo una formalità, dopo la disfatta dei giallorossi sanniti in Veneto: il verdetto arriverà quasi sicuramente la prossima settimana, nella penultima giornata.
Il Benevento torna in C dopo sette anni dalla prima, storica promozione della sua storia in serie B (2015/2016), a cui fece seguito l’immediata promozione in A vincendo i play-off (2016/2’17). Si chiude l’epoca d’oro aperta da Vigorito. Disastro tecnico e gestionale per il club del patron Vigorito, che nemmeno quattro allenatori sono riusciti a risolvere alternandosi in panchina: Caserta, Cannavaro, Stellone e ora il ripescato Agostinelli.
Ai risultati pessimi sul campo, si aggiunge adesso un episodio deplorevole: il pullman che trasportava la squadra del Benevento è assaltato dagli ultras giallorissi dopo la sconfitta della squadra a Cittadella. L’aggressione è avvenuta in piena corsa nel tratto di autostrada tra Bologna e Firenze. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma giocatori e staff tecnico sono ancora sotto shock. La polizia è intervenuta per proteggere la squadra scortandola fino al rientro in città. Gli ultras del Benevento, a bordo di furgoni a nove posti, hanno affiancato il pullman e lo hanno attaccato con spranghe e altri oggetti contundenti. La parte esterna dei vetri si è frantumata, ma le persone all’interno del mezzo sono rimaste incolumi. Non è il solo episodio di violenza contro la squadra camoana in questi mesi: il 12 aprile scorso il calciatore Jureskin è stato aggredito e preso a pugni da un gruppo di teppisti mentre si trovava a bordo della sua auto.