Biodigestore di Chianche, sindaci, imprese ed associazioni insieme per il no.

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La questione ambientale torna al centro dell’attenzione con una nuova iniziativa promossa dal coordinamento “No al biodigestore, Sì al Greco di Tufo“. Sindaci, amministratori, imprenditori e associazioni danno vita ad un protocollo d’intesa generale ambientale e permanente, che richiami tutti a una nuova cultura intercomunale del governo e dell’agire locale, fondata sulla solidarietà e sulla concertazione e non più sul campanilismo e la separatezza territoriale.

«Come abbiamo sostenuto fin dalla costituzione del Coordinamento e ribadito ieri nell’incontro promosso dal Comune di Prata P.U., il nostro è stato sempre un NO a ciò che rappresenta la scelta sbagliata della logica mega-impiantistica in un’area rurale della nostra provincia, tanto delicata ed esposta quanto di pregio, ma anche un SI a un diverso modo di intendere lo sviluppo della ruralità irpina, fondato sulla sostenibilità responsabile e sulla piena valorizzazione del territorio, a partire dalla giusta attuazione della provincializzazione del sistema di trattamento dei rifiuti e dalla priorità che occorre dare a forme più confacenti alle loro peculiarità, come il compostaggio comunale o di prossimità. Questo – si legge in una nota- è il vero messaggio di fondo della nostra battaglia di civiltà che ha consentito di dar vita non a un comitato protestatario, ma, per la prima volta in Irpinia, a una vera e propria “Alleanza di territorio” composta da soggetti diversi: istituzioni locali e intercomunali, associazioni, consorzi di filiera, organizzazioni di categoria, rappresentanze del mondo dell’enoturismo provinciali e nazionali. Tale compagine eterogenea, evidentemente, trova coesione e convergenza su uno scopo comune e su un comune progetto. Sulla scia di tale intento i Sindaci e le Amministrazioni comunali, di concerto con il Coordinamento, hanno ritenuto necessario avviare una nuova fase di relazioni con i soggetti imprenditoriali, del mondo del lavoro, dell’associazionismo e del volontariato presenti sul territorio dell’area D.O.C.G. del “Greco di Tufo” e della Valle del Sabato, ponendo mano alla costruzione di un “Protocollo d’intesa generale ambientale e permanente”, che richiami tutti a una nuova cultura intercomunale del governo e dell’agire locale, fondata sulla solidarietà e sulla concertazione e non più sul campanilismo e la separatezza territoriale. Una iniziativa, questa, che sarà promossa attraverso un percorso di coinvolgimento aperto e che si confronterà sulle problematiche e le potenzialità della Valle del Sabato, a partire dal prosieguo della battaglia per impedire la realizzazione del biodigestore nel comune di Chianche, per toccare i diversi ambiti della prevenzione della salute dell’habitat ambientale, della tutela del territorio urbano e rurale attraverso l’armonizzazione degli strumenti di programmazione e di pianificazione urbanistica, della valorizzazione delle risorse naturali, in primis il bacino fluviale del Sabato, correlata all’economia integrata del vino D.O.C.G. del “Greco di Tufo” e della stessa gestione della filiera dei rifiuti in un ambito ottimale. E’ un messaggio che lanciamo all’Irpinia intera per contribuire a offrire nuovi orizzonti e prospettive a una terra sempre più esposta ma anche ricca di potenzialità, che è un dovere morale non disperdere, onde poterle porre a servizio di un futuro migliore per le nostre terre».

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