Si parte dei giovani, da chi ha meno tutele per recuperare il gap tra industrie. Una politica inclusiva che guarda alla società 4.0 dei fratelli Cianciulli da Montella. Il discorso del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia alla Acca Software di Bagnoli Irpino prende spunto proprio dal “miracolo” dell’azienda di software leader internazionale nel settore. Ospite nella “Silicon Valley irpina” insieme al presidente degli industriali irpini Pino Bruno, all’assessore alle attività produttive della Regione Campania Amedeo Lepore e i massimi esponenti dell’industria locale, banche e istituzioni, Boccia ha parlato delle prospettive dell’industria in Irpinia, nel mezzogiorno, in Italia: “Dobbiamo lavorare all’inclusione delle persone nelle fabbriche, all’azzeramento del nucleo fiscale per i nuovi assunti. Puntare alle imprese innovative come questa e diventare campioni delle nicchie nel mondo. L’Italia è un paese industriale, la Campania, l’Irpinia hanno una grande tradizione. Il mezzogiorno deve sentirsi al centro di un progetto tra l’Europa e il Mediterraneo, diventare parte integrante e indispensabile del processo”. Il discorso di Boccia coinvolge inevitabilmente la politica “siamo preoccupati dal ritorno al proporizionale, ad una società neocorporativa e neoconsociativa. La questione industriale deve essere primaria all’interno di un Paese dove ognuno si assume la responsabilità di quello che fa. Anziché fare polemiche, fare il tifo per la catastrofe, bisogna avere la lucidità di assumersi le responsabilità degli errori, esaminarli e andare avanti per superarli”.
Gli industriali rivendicano un nuovo ruolo nell’Italia del domani “forse non tutti sanno che siamo il secondo paese in Europa nell’industria manifatturiera. Eppure sono arrabbiato perché potremmo essere il primo. L’economia industriale, così come l’educazione civica, dovrebbero essere insegnate sin dalle scuole primarie. In Italia paghiamo il 30% di tasse in più rispetto alle imprese tedesche e il costo del lavoro è più alto rispetto alla media dei paesi europei. Se riuscissimo a superare questi deficit chissà dove potremo arrivare”. Il discorso scivola sull’Europa e sulle politiche “di chi propone neonazionalismi. Se questa è la nostra risposta a quanto accade oltre Oceano si indebolisce la forza europea. Viviamo ancora una fase emergenziale, non è questo il modo di uscire da una crisi”.
Crisi che non conosce l’Acca Software, gioiellino tutto made in Irpinia il cui segreto del successo è stato svelato da Guido Cianciulli “Valorizziamo le capacità umane delle persone e quelle professionali” dove le distanze tra chi comanda e chi esegue sono pressoché nulle e “tutti si sentono parte del progetto” che nasce e continua a svilupparsi nelle montagne irpine.