CGS: 78 dipendenti in cassa integrazione.

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Torna d’attualità la vertenza CGS. Giovedì mattina presso la sede della Fismic di Avellino,si è tenuta una riunione degli attivisti Fismic del CGS. Presenti l’RSU Elio Di Dio e Saverio Bellofatto, Francesco Cavaliere, Tonino Capodilupo e Antonio Colella ,componenti del direttivo provinciale.

Dopo due mesi di ritardati pagamenti e la prospettiva all’orizzonte di una cassa integrazione a zero ore per i 78 dipendenti del CGS, dichiara il Segretario Generale Giuseppe Zaolino, è arrivato il momento di fare chiarezza su questa annosa vertenza. Troppi garantismi e troppe disuguaglianze. Il vero problema – continua Zaolino – è trovare il punto d’equilibrio tra i 14 dipendenti dell’Asi con 16 mensilità di costo e zero sacrifici; ed i 78 dipendenti del CGS, su cui si scaricano responsabilità e sacrifici.

La Fismic – conclude Zaolino – continua ad essere l’organizzazione più rappresentativa ed è pronta ad aprire un confronto di merito con una nuova proposta,capace di rimettere ordine nel settore della depurazione salvaguardando i livelli occupazionali.

La dirigenza dell’Asi ,apra subito il confronto per individuare un percorso intelligente ed equilibrato che dia risposte ai lavoratori e al sistema industriale, evitando scorciatoie da prima Repubblica con la complicità di qualche sindacato addomesticato”.

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