Sempre più in alto! Il ciclismo mette insieme Atripalda, ridente cittadina della valle del sabato ed Ercolano storica citta alle pendici del vulcano più famoso del mondo, il Vesuvio. Ed è stata festa all’ombra della vetta del vulcano.
Il Vesuvio, spettacolare terrazzo naturale dal quale si può ammirare le sue bellezze e il golfo di Napoli, ha fatto da sfondo all’uscita del team Eco Evolution Bike nel week-end scorso. Merito dell’impresa tre alfieri del team: Giuseppe Albanese, Pasquale Manna e Adolfo Rodia. Una piacevole pedalate ciclo escursionista lunga 130 chilometri da Atripalda alla vetta del Vesuvio e ritorno in sella alle proprie bici. Scalare la vetta del vulcano più pericoloso del mondo si può definirla una vera e propria impresa.
Infatti, i numeri dicono tutto: l’intero giro è stato percorso in 5 ore e 15 minuti alla media di 25,6 km/h per un dislivello di 2180 metri, mentre il tratto più impegnativo è l’ascesa che inizia da Ercolano (NA), 12 chilometri, un dislivello di 750 metri fino a quota mille e una pendenza media del 7,8%.
Sull’infinita serie di tornanti che da Ercolano portano verso la vetta del Vesuvio, Pasquale Manna è stato il vero mattatore guadagnando la vetta in 46’10’’, a seguire il napoletano Luigi D’Amore, il venezuelano Adolfo Camacho Rodia e Giuseppe Albanese, chapeau! ai tre alfieri del team Eco Evolution Bike. Per i tre atleti, oltre alle soddisfazioni individuali, è stato un modo per far conoscere il territorio per scoprire le straordinarie bellezze naturalistiche, culturali, e perché no archeologiche che il parco nazionale del Vesuvio può offrire. Lo sport è portatore di valori e stili di vita sani che la compagine atripaldese intende promuovere, nel rispetto del patrimonio e sostenibilità ambientale.