«Come Lega ci proponiamo di offrire proposte e contributi per poter accrescere il consenso della coalizione e la sua forza politica in generale- spiega l’avvocato Govetosa- anche in vista delle prossime amministrative. Passaggio importante, ma non unico perché la Lega immagina il centrodestra come forza presente sul territorio e tra la gente per tutta la legislatura e non, come accade solitamene, solo un mese prima delle lezioni. Vogliamo che la politica torni ad essere quella con la “P” maiuscola». In riferimento ad Avellino, il coordinatore della formazione guidata da Matteo Salvini punta al recupero della normalità della quotidianità: «la città è ormai il fanalino di coda della regione in tema di vivibilità. Anche per questo è fondamentale coinvolgere quelle esperienze civiche che si rifanno ai valori della coalizione, ma che non hanno trovato spazio nei partiti. Gli uni e gli altri devono, in qualsiasi tipo di ragionamento, avere eguale dignità». Anche il centrodestra però appare in difficoltà sull’individuazione di un candidato sindaco unitario, ma Govetosa si dice tranquillo: «non mi sembra che sia mai emerso il nome del candidato ad una competizione elettorale amministrativa, prima degli ultimi dieci giorni dalla scadenza della presentazione delle liste. Non è tattica, ma i tempi necessari di un percorso condiviso per trovare la figura che meglio possa rappresentare la sintesi di tutte le anime del centrodestra. Un candidato che abbia le idee chiare sul modo di fare politica senza discostarsi dalle linee programmatiche della coalizione. All’interno di ciascun partito o formazione si sta discutendo su possibili candidature, potenzialmente ognuno di noi è idoneo a ricoprire quel ruolo. La Lega si propone come forza politica che vuole dare contributo di forte discontinuità. Al Sud siamo nati praticamente ieri, e certo non sciuperemo quel 6% ottenuto ad Avellino, dove partivamo da zero». In conclusione, l’avvocato smentisce la rottura con il coordinatore provinciale Marco Pugliese: «ci sentiamo tutti i giorni e il 21 aprile sarà con noi».
Presenti alla conferenza stampa anche Luigi Malfetano, responsabile provinciale Lega dipartimento immigrazione e sicurezza, Sabino Morano leader di “Primavera Irpinia” e Arturo Meo della formazione civica “Avellino appartiene a noi”.
«Dieci anni fa mai avrei creduto di parlare ad una manifestazione della Lega. Se oggi siamo qui è perché questa formazione politica ha saputo trovare una collocazione adatta ai tempi- chiarisce Morano– Una dimensione di carattere sovranista non può avere più distinzioni regionali. Sono fermamente convinto della necessità di una dimensione conservatrice, unica ad opporsi al dilagamento dell’industria finanziaria. La Lega sarà un alleato forte anche nel percorso amministrativo: le nostre strade devono unirsi in vista delle comunali».
Una campagna elettorale identitaria, capace di togliere la città dalle mani del centrosinistra, è quella a cui guarda Meo: «fra 26 giorni dovremo presentare le candidature e ad oggi, per il classico gioco delle tre carte, non abbiamo ancora il nome di chi rappresenterà il centrodestra. Ancora una volta i partiti più importanti di questa coalizione vogliono svelare il nome tre giorni prima della scadenza, agevolando in questo modo gli altri candidati, compresi quelli espressione di chi ha distrutto la città e regalando al M5S un mese di campagna elettorale senza competitor. Chiedo a Lega e Forza Italia di indicare chi possa guidare le liste. Non ci stiamo ad aspettare il messia che deve derivare da mondi civici perché c’è chi ritiene il centrodestra non autosufficiente. Non possiamo essere soggetti a giochi di potere derivanti da Napoli e Roma, non permettiamo che il 4 marzo venga proiettato al 10 giugno».