Si va al ballottaggio per eleggere il sindaco di Avellino, a contendersi la poltrona che è stata di Gianluca Festa fino a un mese fa saranno Antonio Gengaro, candidato del campo largo, pd-m5s-liste civiche, e Laura Nargi, che di Festa era il vice, sostenuta da tre liste civiche riconducibili all’ex sindaco (tuttora agli arreesti domiciliari per vicende in cui la Nargi stessa è indagata, ndr).
Terzo Rino Genovese, il giornalista della Rai sostenuto da un progetto di cinque liste civiche. Alle altre forze si consegna un consenso con meno del 10 per cento.
Non ha pagato dunque la scelta del centrodestra di presentarsi diviso, alla coalizione che è maggioranza nel paese non resta che fare da ago della bilancia al ballottaggio. Lo scarto è di poco più di 1300 voti.
Antonio Gengaro non paga il rischio di un voto disgiunto e il campo largo gli assicura un largo consenso con 11353 voti. Fra quindici giorni la resa dei conti con Laura Nargi che ieri di voti ne ha raccolti 9975. Sfida dunque ad Avellino, unico comune capoluogo in Campania al voto, tra centrosinistra e liste civiche. Antonio Gengaro (centrosinistra) ottiene il 36,98%; Laura Nargi (civiche) ha il 32,49%. Il dato è definitivo, ed è arrivato nel cuore della notte. Rino Genovese ha ottenuto 6711 preferenze (21,86%), Modestino Iandoli 1.314 voti (4,28%), Aldo D’Andrea 720 voti (2,35%), Gennaro Romei 397 preferenze (1,29%), Vittorio Boccieri 231 voti ( 0,75%).