Comunità energetiche: la proposta del dott. Michele Foschini all’Associazione Nazionale “Città del Vino”.

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Lo scorso 3 febbraio si è riunita la Giunta del Coordinamento Regionale delle Città del Vino della Campania, presso l’auditorium del Centro Sociale del Comune di Paupisi (BN), su convocazione del coordinatore regionale Raffaele Ferraioli.

Il dott. Michele Foschini, componente regionale dell’Associazione, già consigliere comunale di Guardia Sanframondi nell’amministrazione guidata dal dott. Floriano Panza, ha presentato una proposta, approvata all’unanimità dall’intera Giunta, circa lo sviluppo di Comunità Energetiche all’interno delle aree aderenti all’Associazione Nazionale. Sono molte, infatti, le norme europee, nazionali e le iniziative da parte di singoli comuni per la creazione di queste importanti realtà: lo scopo è quello di rendere le fonti energetiche rinnovabili sempre più accessibili per i consumatori finali, nell’ottica della transizione ecologica che diventerebbe transizione energetica.

“L’Italia – dichiara Foschini – si è impegnata a raggiungere entro il 2030 una copertura del 30% dei consumi energetici con fonti rinnovabili. Un altro obiettivo è quello del 2050, anno in cui non dovremmo emettere più in atmosfera agenti inquinanti, responsabili del riscaldamento globale. La proposta da me presentata a Città del Vino verte proprio alla crescita dei nostri borghi rurali. L’Associazione nazionale punta molto alla promozione territoriale, e questo permette, in primis, di focalizzare il nostro interessamento allo spopolamento dei borghi rurali e all’altissimo costo delle produzioni nelle aree interne. Ecco, dunque, che a mio avviso, Città del Vino, nel continuare nella sua mission originaria, deve comunque dotarsi di idee nuove, innovative, supportando i suoi comuni associati in questa nuova azione, quella della creazione di piccole Comunità Energetiche, vera  e propria innovazione richiesta con la transizione energetica”.

Le Comunità Energetiche sono costituite da un insieme di soggetti, singoli cittadini, condomini, piccole imprese, piccoli borghi rurali, che condividono e scambiano energia rinnovabile e pulita prodotta all’interno della stessa comunità, con ricadute positive che riguardano anche l’economia del territorio, favorendo l’incremento del benessere ambientale e dei singoli cittadini delle comunità che ne fanno parte.

“Queste Comunità – prosegue il dott. Foschini – scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energie da fonti rinnovabili e di realizzare l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione. In sostanza, si tratta di un sistema di scambio e di gestione congiunta della risorsa al fine di ridurre la dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale”.

La proposta di Foschini a Città del Vino, che si occupa della promozione di brand, dei vini, delle aree vitivinicole, è quella di supportare le amministrazioni associate nel tentare di cogliere i suddetti obiettivi del 2030 e del 2050. Essa è stata accolta all’unanimità all’interno del Coordinamento regionale.

“È importante – prosegue Foschini – affrontare questi interventi globali non solo dall’alto, ma cominciando a guardare il problema dal basso. I primari obiettivi sono quelli di raggiungere la riduzione del costo totale delle bollette stimato fino al 30% sul totale, lo sfruttamento dei premi governativi stabiliti per l’autoconsumo di energia elettrica da fonte rinnovabile, e la vendita al gestore dell’energia per l’immissione in rete dell’eccedenza prodotta e non consumata. Credo che le comunità energetiche avranno un grande sviluppo nei prossimi anni”.

Michele Foschini collabora con l’Associazione Città del Vino dal 2008. La presenza di Guardia Sanframondi nella rete nazionale è stata incrementata anche grazie al decennio di Amministrazione comunale guidata dal dott. Floriano Panza, cominciata con la convention degli Ambasciatori di Città del Vino nel comune sannita, uno dei primi tentativi più che riusciti di mettere Guardia al centro dell’Associazione delle Città del Vino e nel panorama nazionale. Da quel momento, l’ idea è stata quella di avere risultati sempre maggiori, e Guardia ha partecipato di volta in volta con proposte sempre innovative, volte alla crescita della comunità all’interno del panorama nazionale. Prova tangibile è stato il risultato conseguito nel 2019, quando Guardia, comune capofila, assieme a una rete di comuni sanniti, è diventata Città Europea del Vino, mutuando molto dall’esperienza fatta già da Valdobbiadene, lavorando a un progetto in cui vari territori hanno messo insieme le proprie forze, riuscendo a fare massa critica, trasformandosi da singole realtà a una rete di territori con una più larga visione turistica e territoriale.

Conclude Foschini: “Il Coordinamento Regionale Città del Vino ha fatto propria la presente proposta, e l’ha sottoposta all’attenzione dell’organo esecutivo dell’Associazione Nazionale che ne discuterà nella prima riunione utile. È estremamente importante fare rete fra tutte le comunità dell’Associazione al fine della promozione dei territori e delle virtuose dinamiche di sviluppo innescate dalla produzione green”.

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