Un concerto di Natale per abbattere le barriere e raccogliere fondi in favore della famiglia Ferretti di Amatrice colpita tragicamente dal terremoto insieme ad Ambrogio Sparagna, Peppe Servillo e Pasquale Zuccarino.
Mercoledì 28 dicembre, alle ore 21, il Conservatorio «Domenico Cimarosa», presieduto da Luca Cipriano e diretto da Carmine Santaniello, apre le porte del suo auditorium per il concerto «Fermarono i cieli», organizzato in collaborazione con l’associazione «Pro Loco Abellinum Civitas – Selleczanum» presieduta da Marco Mallardo con la direzione artistica di Pasquale Zuccarino.
Il concerto proporrà canti e melodie che affondano le radici nella tradizione popolare come «Tu scendi dalle stelle», «Quante nascette ninno» e «Fermarono i cieli», utilizzate dal missionario Alfonso Maria de’ Liguori per insegnare ai «lazzaroni» i fondamenti del cattolicesimo, e altre «canzoncine» legate al ciclo liturgico e mariano.
Il costo del biglietto per assistere al concerto è di 15€. La prevendita dei tagliandi partirà domani, 7 dicembre presso il «MySiddharta» di via Terminio, la «Q8 di Roberto Barone» di via Circumvallazione, «La Mezcla Café» di viale De Gasperi, «Monkey ADV s.a.s» di via Circumvallazione 79, «Equo mondo – Bottega del commercio equo solidale» di via Episcopio.
Il ricavato rientrerà nell’iniziativa «Gualdo adotta una famiglia», una raccolta di fondi, organizzata dal Centro Volontariato Sociale di Gualdo Tadino e dall’amministrazione comunale della cittadina umbra guidata dal sindaco Massimiliano Prescritti, che andrà a sostegno della famiglia Ferretti di Amatrice, un nucleo molto numeroso e con difficoltà economiche che a causa del sisma ha perso tragicamente sei componenti, lasciando tre minori orfani di padre e madre. La donazione servirà alla costruzione di due moduli abitativi che verranno edificati su un appezzamento di terra di loro proprietà.
La giornata sarà anticipata alle 18.30 dalla presentazione in Conservatorio del progetto sull’Accessibilità universale nel Centro storico di Avellino curato dal professore Dino Angelaccio, direttore del Laboratorio sull’Accessibilità Universale dell’Università degli Studi di Siena, che prevede la realizzazione di un percorso di 900 metri per mettere in comunicazione diversi punti di interesse storico e culturale presenti nel Centro storico e permetterne la fruibilità, in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia, anche a persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
«É tempo di bilanci per la Pro Loco Acs che, a 2 anni dalla sua nascita, chiude un ciclo di eventi e soprattutto porta a termine l’obiettivo che si era prefissato: il progetto di accessibilità universale in una zona del centro storico di Avellino. In qualità di presidente, a nome della nostra associazione, ringrazio tutti coloro che ci hanno permesso di sviluppare la nostra idea attraverso il loro contributo – sottolinea Marco Mallardo, presidente della Pro Loco Acs – L’appuntamento del 28 dicembre, con la seconda edizione di Natale al C’entro per il centro, vedrà il ricavato del concerto donato interamente alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto».
«La serata del 28 dicembre si aprirà con la presentazione e la donazione alla città di Avellino del progetto realizzato insieme al professore Dino Angelaccio secondo i criteri dell’accessibilità universale, di un percorso nel centro storico della città che attraversa diversi punti di interesse storico-culturale – spiega Ilaria Di Gaeta della Pro Loco Acs – Il progetto offre possibilità per chiunque, anche dunque per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere luoghi di interesse e fruire di spazi in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. Se la città diviene accessibile diviene amicale, facilmente fruibile da tutti, anche da parte dei bambini e degli anziani. Questo dono è una proposta per potenziare le caratteristiche del nostro territorio, le sue bellezze, per iniziare a puntare su un nuovo turismo, per invogliare la gente a scoprire, a conoscere, a partecipare alla vita di relazione e a sentirsi inclusi, dimenticando stereotipi e barriere culturali».
«Per me è una preziosa occasione per realizzare, nel nostro territorio, una ennesima “serata d’arte e cultura“. Ringrazio quanti hanno chiesto il mio contributo per la realizzazione dell’evento. La straordinaria ricerca di preziose sonorità da parte del maestro Ambrogio Sparagna (direttore dell’Orchestra Popolare Italiana e del Parco della musica di Roma) insieme alla magistrale interpretazione vocale di Peppe Servillo faranno dell’auditorium “Vitale” una preziosa cassa di risonanza d’arte – sottolinea Pasquale Zuccarino, direttore artistico dell’evento – Aprire il concerto con l’interpretazione di alcuni brani tratti dal mio disco “Vivila”, progetto realizzato con la collaborazione del maestro Sparagna, sarà per me un’occasione per rivivere quella grande passione che nutro per la nostra terra. Spero molto in una risposta solidale e coinvolgente da parte del pubblico irpino».
«Musica e solidarietà per il “Cimarosa” che si conferma una realtà culturale, viva e presente nella città di Avellino e sul territorio irpino – spiega il presidente del Conservatorio Luca Cipriano – grazie alla presenza di artisti come Ambrogio Sparagna, Peppe Servillo, Pasquale Zuccarino e i musicisti che li accompagneranno, offriamo al nostro pubblico una serata costruita sulle note della migliore tradizione popolare musicale. Per questo evento abbiamo immaginato una raccolta fondi a favore delle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto anche grazie alla collaborazione con gli organizzatori dell’iniziativa «Natale al Centro per il Centro» che si conferma uno degli eventi più amati ad Avellino». «Il Cimarosa – ha sottolineato il Presindete – è il Conservatorio più importante della Campania, il quarto in Italia. Un primato che pochi conoscono. Da noi studiano ragazzi provenienti dalla Cina, dagli States oltre che da ogni zona d’Italia. Nell’ultimo anno abbiamo messo il piede sull’accelleratore aprendo le porte concretamente alla comunità, ad una città che purtroppo sta morendo ma che ha delle secche di resistenza che non volgiono cedere».