“Una mozione aree interne”. Quella proposta dal consigliere regionale Livio Petitto, capogruppo in Campania di “Moderati e Riformisti” nel corso del Consiglio regionale tenutosi oggi.
Petitto, partendo da una iniziativa del consigliere Cammarano su “misure per favorire l’accesso agli studenti fuori sede nelle aree agli alloggi universitari”, ha proposto un testo allargato che inglobasse anche le altre criticità che scontano alcuni territori, con particolare riferimento alle “discriminazioni” verso le aree interne irpine e del beneventano.
“Penalizzazioni– ha proseguito Petitto- che negli ultimi anni si sono acuite a causa delle politiche al ribasso di questa giunta regionale.
Pensiamo alla sanità e alle centinaia di segnalazioni per le criticità del Moscati di Avellino, con un pronto soccorso che, vi posso assicurare, è stravolto a fronte della mancanza di personale sufficiente.
Intanto nelle strutture convenzionate si soffrono le conseguenze dei tetti di spesa e con il nuovo sistema non si arriva più nemmeno alla seconda settimana del mese.
Tempo fa – ricorda il capogruppo di Moderati e Riformisti– avanzai la proposta, rimasta lettera morta, di riconoscere un ristoro ai Medici di base che allestissero uno studio nei Comuni delle aree interne, alcuni dei quali scontano addirittura la mancanza di uno studio medico”.
E sempre a proposito del disinteresse della giunta regionale verso i territori dell’Irpinia e del Sannio in particolare, Petitto in Aula dà lettura di una recente delibera di giunta ( n. 425/2023) che ha ammesso a finanziamento 55 istanze presentate dai Comuni per progetti di efficientamento energetico, facendo notare che ben 49 sono della provincia di Salerno.
Di qui la proposta di una mozione complessiva contro lo spopolamento delle aree interne, “anche sulla scorta dell’attenzione sul tema da parte del Governo centrale- aggiunge l’onorevole Petitto- e che, quindi, potrebbe rappresentare un’occasione anche per invertire la rotta in Regione Campania”.
Poco dopo il Consiglio regionale è saltato a causa della mancanza del numero legale. “Quando si deve discutere di temi, dalla sanità ai giovani, dall’ambiente ai trasporti, non si è capaci di reggere il dibattito ed emergono le divisioni nella coalizione”, conclude Petitto.