Il momento tanto atteso è ormai arrivato. Venerdì 28 luglio si alza il sipario sulla XXIV edizione di Castellarte, quest’anno dedicata al tema “Avanti Pop”.
Alle 17.30, presso il Salone degli Arazzi dell’Abbazia di Loreto a Mercogliano, si terrà la presentazione di “Oltrepop” il Festival letterario che insieme al Borgo dei Filosofi, arricchisce la programmazione di Castellarte di un’inedita appendice dedicata ai libri e alla filosofia.
Al tavolo dei relatori saranno presenti gli ideatori di “Oltrepop. Giocarsi la letteratura”: Nicola Argenziano, Monica Vegliante, Fabio Mingarelli e lo scrittore Amleto De Silva per raccontare l’approccio giocoso prescelto per calare gli scrittori invitati nell’atmosfera del Festival di Artisti In Strada più importante del centro-sud.
Alle 18.30, nello stesso Salone, debutta anche “Castellarte incontra il Borgo dei Filosofi” con il prof. Francesco Saverio Festa, consulente scientifico del Borgo, e la prof. Daniela Calabrò, entrambi dell’Università di Salerno, che discuteranno con Valentina Mascia autrice del libro “Come una cometa” su Carlo Michelstaedter.
Alle 20.30, presso la Sala Multimediale di Capocastello, Oltrepop presenta “Storie da guardare” con Alessandra Scillitani e il suo documentario “Viaggio in Appennino, ritorno sui monti naviganti; alle 22, in Vico Mazzaratta, ci sarà lo scrittore Marco Rossari che parlerà del suo libro “Bob Dylan. il fantasma dell’elettricità” con Amleto De Silva e Luca Caserta.
Il programma degli spettacoli di Castellarte inizierà alle 20.30 e si svolgerà nei punti-spettacolo dislocati in tutto il borgo.
Per l’arte circense si esibiranno: il duo di giocolieri amato da Caparezza, La Sbrindola, protagonisti di un video del rapper salentino che li ha definiti dotati della “creatività straboccante di Frank Zappa e dell’energia devastante dei Sex Pistols”; il giapponese Eisuke Saito, proveniente dalla Scuola Nazionale di Circo di Sori e apprezzato per l’unione tra la tradizione della giocoleria rituale nipponica e il dinamismo del circo moderno occidentale; il marionettista ungherese Bence Sarkadi che unisce la tradizione dell’Europa Centrale al teatro contemporaneo; lo statunitense Mike Rollins con il suo teatro fisico e umoristico che porta lo spettatore in una prospettiva surreale; gli argentini Duo Laos, una coppia di acrobati noti in tutto il mondo per la poesia e l’atletismo della loro performance apprezzata anche nello spettacolo tv “Tu si que vales”; l’acrobata-performer giapponese Miyako Ishidate, detta la “Sirena Orientale” per il suo stile seducente e per la creatività del suo spettacolo che si svolge in una bolla di plastica con magnifici costumi e giochi di luce e gli acrobati spagnoli Bic Cirque con la loro performance con tessuti aerei, scale acrobatiche e trapezio per raccontare una storia d’amore piena di simboli e significati.
Per la parte musicale suoneranno a Castellarte: i Musicanti di San Crispino, la marching band che prende il nome dal santo protettore dei calzolai che fabbricano le scarpe al musico errante, il loro repertorio spazia dalle polke romagnole alla techno; ispirazioni multietniche per i Veeblefetzer, tra indie-folk, gipsy, swing, rock’n’roll, qualcuno ha detto che suonano come “Tom Waits che festeggia per tre notti di fila con Joe Strummer al matrimonio di Emir Kusturica”; altro ritorno a Castellarte quello dei toscani Fantasia Pura Italiana già sul palco di Calcutta, I Ministri, Il Teatro degli Orrori e tanti altri, grazie al loro spettacolo di teatro-canzone che riflette sulla società contemporanea nell’ultimo album “Istruzioni per un viaggio scomodo”; sono irpini e attingono alla tradizione contaminandola con la world music, La Lumanèra ha Capocastello nel sangue e lo dimostrerà inondando il pubblico con calde atmosfere meridionali; i casertani Maleizappa suonano come Blob corretto con l’anfetamina, sono cattivi, ironici e dissacranti; ama definirsi “uomo-orchestra” Michele Roscica che suona da solo decine di strumenti e attinge a piene mani dal blues e dalla canzone napoletana per creare la sua unica magia di strada; s’ispirano alle sonorità afro i partenopei Batà Ngoma, in esse cercano una pace che l’uomo contemporaneo ha forse dimenticato; demenziali e psichedelici al tempo stesso ‘O CiucciariellO hanno aperto i concerti di Roy Paci, Bandabardò, Tonino Carotone, Almamegretta e altri, tutto questo per raccontare della loro follia che si nutre di sonorità balcaniche, mediterranee e funky ma anche delle storie degli strani personaggi della Valpolicella; quasi art-rock quello de I Pennelli di Vermeer che spaziano dal progressive alla canzone d’autore, passando per l’elettronica e il folk e, infine, The Easy Lovers, band grintosa e alternativa con un sound che rimanda ai grandi del rock.
Per la parte teatrale il Teatro 99 Posti presenta la sua più recente produzione “Kappuccetto Rosso… a volte il vero lupo di appare nello specchio” scritto e diretto da Paolo Capozzo che sarà presentata in anteprima anche come digibook.
Oltre a tutto ciò nei tre giorni del Festival saranno presenti gli artigiani negli antichi “cellari” di Capocastello o negli stand situati nelle viuzze del borgo. L’enogastronomia si articolerà nelle quattro “Aree del Gusto”: il Ristorante e la Friggitoria sull’antico Vagno; la Taverna sulla piazzetta della Concezione e la Braceria nei pressi del Mulino medievale.
Quest’anno Castellarte ha ottenuto l’alto patrocinio morale della Camera dei Deputati, importante riconoscimento del valore culturale di una manifestazione che ha saputo creare una formula di successo per la promozione del territorio, grazie all’unione di spettacolo, cultura ed enogastronomia.
Per il programma dettagliato e ulteriori informazioni www.castellarte.it.