Un grido di dolore rivolto al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai Ministri è quello del Coordinamento Scuole Aperte Campania.
“Vogliamo che arrivi al Governo l’urlo di dolore dei bambini e dei ragazzi della Regione Campania, che ormai da un anno non vanno più a scuola. Una delle Regioni più popolose d’Italia,con i più alti tassi di abbandono scolastico e con irrisolte problematiche di carattere sociale ed economico, si è presa il “lusso” di considerare la scuola come un servizio aggiuntivo e superfluo, meno importante anche di una ludoteca. Ci siamo rivolti alle autorità giudiziarie e siamo anche riusciti a riportare in classe i nostri ragazzi, tuttavia, in Campania le sentenze sono carta straccia.
Far valere i propri diritti è considerato solo un fastidio ad opera di una classe di genitori buontemponi ed irresponsabili.
Il Coordinamento Scuole aperte Campania ricorda che “il Presidente De Luca, chiude TUTTE le scuole di ogni ordine e grado in virtù di un “trend nazionale” e della possibilità del personale scolastico di fare i vaccini. Le diciamo soltanto che nella stessa ordinanza dichiara che nella fascia 0-2 anni non ci sono casi in aumento ma la chiude ugualmente”.
Infine: “In Campania, la gestione è stata sostituita dalle dirette Facebook del venerdì.
Il Presidente De Luca ritiene che i genitori campani non lavorino o siano nelle possibilità di lasciare il proprio impiego per assecondare le scelte settimanali della Regione se non dei singoli Comuni! Infatti, ormai i Comuni campani chiudono le scuole in via preventiva, per paura, anche con zero o 1 contagio, violando qualsiasi ragionevolezza e legge nazionale.
“Invochiamo poteri sostitutivi del Governo ai sensi dell’art 120 cost affinché la Campania torni ad essere parte dell’Italia” concludono.