Sono in tanti in Italia gli imprenditori che, rispondendo all’appello del commissario Domenico Arcuri, sta riconvertendo le linee produttive aziendali per realizzare dispositivi di sicurezza e attrezzature per gli ospedali. Anche in Irpinia sono diverse le realtà partiti con la riconversione. Se la sartoria della famiglia Galetta a Forino è già passata dal produrre costumi per il carnevale a fabbricare mascherine, pure il gruppo multinazionale Adler Pelzer che fa capo a Paolo Scudieri inizia a trasformare il ciclo di produzione.
“In questa fase di emergenza sanitaria, il primo impegno è quello di contribuire alla salute di tutti, condizione imprescindibile anche per la ripresa economica. Per questo abbiamo deciso anche noi per quanto possibile di convertire la nostra attività per la produzione di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale”. È quanto dichiara in una nota lo stesso Scudieri, irpino di origini e numero uno della multinazionale leader nella componentistica automotive, nell’annunciare l’impegno del gruppo per la produzione di mascherine e altri dispositivi di protezione per l’emergenza Covid-19.
“La produzione – spiega – avverrà attraverso gli stabilimenti Mectex di Erba (CO) e Tecnofibre di Morra De Sanctis, specializzati nel settore tessile. Per l’occasione è stato progettato un modello specifico di mascherina, il modello Italia, rispondente ai requisiti di legge e col vantaggio di essere poi completamente riciclabile nella produzione di componenti tessili per il settore auto, una volta terminato il ciclo di vita del prodotto (10 lavaggi). I proventi della vendita saranno in parte devoluti alla Fondazione Scudieri, per essere destinati alle strutture italiane che stanno affrontando l’emergenza sanitaria”.