Resta la provincia di Napoli l’area, al momento, più colpita dal Covid19: stando ai dati forniti dall’Unità di crisi regionale aggiornati alla mezzanotte di ieri su un totale di 2677 positivi, 1428 sono della provincia di Napoli; 619 a Napoli città e i restanti 809 della provincia.
Il totale dei tamponi effettuati è pari a 19.237; 181 le persone decedute e 144 i guariti, di cui 66 totalmente guariti e 78 clinicamente guariti. Per quanto riguarda le altre province, questi sono i dati: Provincia di Salerno 400; Provincia di Avellino 340; Provincia di Caserta 264; Provincia di Benevento 85; altri in fase di verifica Asl 160.
Parla di una “situazione di assoluta tranquillità” il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
“Se non avessimo avuto due zone rosse in quarantena, il Vallo di Diano e Ariano Irpino oltre che alcuni risultati pesanti nelle residenze per anziani soprattutto private, oggi saremmo molto al di sotto di questi dati. Ma nonostante tutto siamo in media con le previsioni che dava il nostro algoritmo – ha spiegato – quindi c’è una situazione di assoluta tranquillità”.
C’è poi un dato che “va verificato e che per ora è oggetto di una prima valutazione da parte dei nostri virologi e infettivologi”. E cioè: “Non sono cresciuti i ricoveri in terapia intensiva. E’ probabile che il virus in qualche modo abbia perso una parte della sua aggressività ma, ripeto, è una prima valutazione”.
“Contiamo di avere il picco e, quindi, l’inizio della curva discendente per fine aprile – inizio maggio. Il che significa avviarci ad una riduzione dei contagi fino alla somma zero”.
Il presidente della Regione chiama in causa anche altro: “Abbiamo registrato rilassamenti intollerabili”. “Ho dovuto chiedere l’invio di altre 300 unità di forze armate per la Campania a sostegno delle forze di polizia – ha spiegato – Ci sono troppe realtà nell’area metropolitana della regione dove c’è una disinvoltura che fa paura”. (ANSA)