Il centro di ricerca Biogem di Ariano Irpino mette a disposizione dell’emergenza coronavirus i suoi laboratori e dodici biologi molecolari. La richiesta è stata inviata già alle autorità competenti. Sarebbero 150 i tamponi processabili al giorno, andando così a rafforzare il lavoro di mappatura dei casi, a partire proprio dalla città del Tricolle. Attualmente i prelievi orofaringei irpini vengono analizzati nei laboratori del “Moscati” di Avellino e all’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno.
“Dopo giorni di approfondimenti, intenso dialogo tra le unità di ricerca interne, di scrupolosa verifica dell’idoneità delle strutture e di presa d’atto della generosa disponibilità del personale, Biogem, nel solo intento di offrire il suo concreto contributo nella dura battaglia in corso, ha definito un puntuale piano operativo per l’analisi di tamponi nasofaringei, che ha sottoposto alle Autorità competenti per le necessarie autorizzazioni. Se giungeranno, Biogem, nel tempo strettamente necessario per l’approvvigionamento dei materiali di laboratorio, è in grado di attivare al suo interno un’equipe ad hoc di dodici biologi molecolari sotto la responsabilità del prof. Michele Caraglia, dirigente del laboratorio Biogem di Oncologia molecolare e Medicina di precisione, nonché ordinario di biochimica nell’Università della Campania “L. Vanvitelli”, abilitato alla refertazione. Nel piano presentato è specificato che il tempo di processamento dei campioni è calcolato in circa sei ore e che la potenzialità di processamento pro die si aggira sulle 150 unità”, si legge nella nota ufficiale del centro di ricerca.