Interrogazione a risposta scritta da Antonio Iannone, deputato di Fratelli d’Italia, ai ministri di Interne e Sanità. Il caso del cinese di Bisaccia andato in Cina per motivi commerciali, in una cittadina a 700 km da Wuhan, prima del blocco dei voli. Non potendo rientrare in maniera diretta in Italia, prende altri voli. Parigi, poi in Germania e alla fine a Napoli. Al suo ritorno l’Amministrazione Comunale di Bisaccia si preoccupa di accoglierlo con polizia locale, forze dell’ordine e personale medico sanitario; evita il contatto con la sua famiglia e lo fa trasferire all’ospedale Moscati di Avellino per ulteriori controlli; moglie e figlia prese in carico direttamente dal Comune: alla moglie viene messo a disposizione una stanza di albergo con pranzi e cene, la figlia di 9 anni affidata ad una famiglia di Bisaccia che se ne prenderà cura fino ad emergenza cessata.
Il cinese intanto dopo i controlli al Moscati è stato dimesso con prescrizione di restare in isolamento per 14 giorni ed ora è a casa sua, con operatori comunali che provvedono a portargli generi di prima necessità sperando che l’Asl si preoccupi di effettuare i dovuti controlli quotidiani.
L’Interrogazione. Iannone chiede se il Governo è a conoscenza del fatto che questo soggetto nonostante gli aeroporti chiusi ai voli dalla Cina, è riuscito ugualmente a rientrare in Italia eludendo qualsiasi tipo di controllo; se al Governo risulti che non sia stato applicato un protocollo standard dall’Asl, sia dal punto di vista di assistenza sanitaria, sia dal punto di vista di quarantena e sia dal punto di vista di assistenza giornaliera per la quarantena domiciliare; se il Governo ritenga possibile che sia stata l’Amministrazione Comunale in maniera autonoma ed esclusiva a preoccuparsi di avviare tutto l’iter necessario alla tutela dei cittadini.