Decreto Imu-Bankitalia: ennesimo regalo alle banche.
Un’intera nazione bombardata di notizie e minuzie sulla legge elettorale, segretari di partito, grandi giornali e media in generale tutti a discutere della nuova-vecchia legge elettorale.
A latere nel paese succedevano fatti che potrebbero stravolgere la già fragile situazione economica italiana. Quanto accaduto ieri è la dimostrazione della inutilità dei cosiddetti leader politici, vecchi e nuovi, ai quali viene assegnato il compito di discutere ed accapigliarsi per questioni secondarie, nel frattempo il ministro del Tesoro Saccomanni, tecnico prestato al governo , già alto dirigente della Banca d’ Italia, preparava il pacco di miliardi di euro per i più importanti gruppi bancari, attraverso l’approvazione del decreto Imu-Bankitalia.
Insieme al pacco di miliardi per le banche, non del tutto italiane, aggiungeva la ciliegina sulla torta della impossibilità di detenere non più del 3 %, (tre per cento) del capitale di Banca d’ Italia per ogni soggetto.
Di questo nessuno parla, tutti impegnati a censurare e deplorare la giusta e sacrosanta battaglia dei parlamentari dell’opposizione, battaglia stroncata dall’atteggiamento di un Presidente della Camera che dimostra giorno dopo giorno la propria inadeguatezza,per niente attenta alle giuste prerogative delle minoranze parlamentari. Immaginare un futuro dignitoso a questa nazione risulta impossibile.
Nel giorno in cui, si svende Bankitalia, si regalano altri soldi alle banche, come se non bastassero già tutti quelli “prestati” dal governo italiano ai più importanti gruppi bancari, nel giorno in cui la Fiat annuncia la sua dipartita dall’Italia, nel giorno in cui si prospetta l’abbandono di Electrolux dal nostro Paese, i leader politici erano impegnati a conversare al telefono per stabilire se il premio di maggioranza dovesse scattare al 37% o al 38%. E’ sempre più evidente l’inutilità di questa classe politica, sempre più soccombente alle decisioni prese altrove .
Una classe politica incapace di decidere ed incidere nei processi fondamentali della vita economica e sociale del Paese. Bisogna dare atto a quei partiti ed ai quei parlamentari che fino all’ultimo, attraverso legittime pratiche parlamentari hanno almeno tentato di impedire l’ennesima sfregio alla sovranità della nostra nazione.
Altro che indegna gazzarra, di indegno in questo paese vi è solo l’espropriazione continua perpetrata ai danni dei cittadini e a tutto vantaggio delle lobby bancarie e finanziarie.
GERARDO SANO