Continua il percorso per l’individuazione del “Distretto Rurale nel territorio delle Acque”, iniziativa che vede il Gal Partenio tra i principali attori del partenariato appositamente costituito.
L’appuntamento per la fascia del Partenio è in programma per domani, giovedì 12 dicembre, alle ore 17.30, presso la sala consiliare del Comune di Altavilla Irpina. Si tratta della quarta tappa del percorso di individuazione del Distretto, con un focus sui nuovi modelli di sviluppo locale, in particolare la bio economia circolare e smart villages.
Dopo gli incontri di Aquilonia, Fontanarosa e Grottaminarda, questa volta tocca al Partenio con l’obiettivo di sensibilizzare amministratori, operatori ed imprese circa le prospettive e le opportunità contenute nei Distretti Rurali così come elaborati dalla Regione Campania. Si continua così lungo il percorso di individuazione del distretto rurale, riunendo tutti gli interlocutori e gli attori del processo di costituzione, varo e messa in opera di questo importante strumento di programmazione dello sviluppo locale. Il Distretto Rurale in via di definizione comprenderà quattro ambiti: Alta Irpinia, Ufita, Terminio Cervialto e Partenio, un territorio di oltre 60 Comuni della provincia di Avellino.
Dopo i saluti di Mario Vanni, sindaco di Altavilla Irpina, introdurrà il tema Maurizio Reveruzzi, coordinatore del Gal Partenio. Interverranno Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia, Berardo Pesce, dirigente Cna di Avellino, Mario Grasso, direttore Cia Campania, Francesco Melillo, presidente Confcooperative Avellino, Francesco Acampora, presidente Coldiretti Avellino, Francesco Iovino, presidente Parco Regionale del Partenio e Ferdinando Gandolfi, funzionario della Regione Campania. Concluderà i lavori il presidente del Gal Partenio Luca Beatrice.
«Quando sono state approvate le leggi istitutive dei distretti rurali – dichiara Luca Beatrice, presidente del Gal Partenio – si è immaginata una struttura pubblico-privata per la loro gestione; quello che sono appunto i Gal che hanno funzionato molto bene, soprattutto in altre realtà europee dove è stato dato loro un ruolo adeguato. L’obiettivo dei Distretti Rurali è lo sviluppo di intere aree omogenee e delle imprese operanti; la presenza di tanti soggetti pubblici, associazioni di categoria e imprese motivate è una premessa importante per il successo di un Distretto. Quindi la possibilità di realizzare qualcosa di importante, nel nostro caso, è forte. D’altra parte, il tema portante del costituendo Distretto è quello dell’acqua, di cui il nostro territorio è ricco, oltre ad essere un obiettivo che come Gal Partenio stiamo portando avanti da tempo con l’idea del Contratto di Fiume. In questo perimetro porteremo le nostre eccellenze agroalimentari come il vino e la castagna. E’ per questi motivi che lo strumento è strategico per il futuro. Va poi sottolineata una cosa che sa di buona politica: quando abbiamo discusso del Distretto e della possibilità di unire territori così vasti abbiamo trovato un accordo semplicemente parlando delle prospettive del territorio e delle nostre comunità. Ci siamo detti: difendiamo la nostra terra e diamo la possibilità a quest’area che potenzialmente è così importante di proporsi e di imboccare una strada vera di sviluppo. Perché sulla base di proposte serie, nel prossimo Psr il distretto rurale potrà e dovrà avere una sua centralità».