“Cessione dell’eliporto Asi all’Air: ecco servito il quasi-doppione dell’autostazione. Un deposito bus al posto dell’eliporto e al capo opposto della zona dove avrà sede l’autostazione. E Avellino resta senza un eliporto (anche per le eliambulanze) a 1000 metri in linea d’aria dall’ospedale Moscati. Si riveda questa assurda decisione. Alla mia interrogazione sulla cessione del ramo d’azienda dell’Asi eliporto centro servizi di Pianodordine all’Asi e acquisto terreno in Pianodardine di Avellino, la Giunta regionale risponde parzialmente giustificando l’inopinata vendita di un’infrastruttura finanziata nel 2000-2006 dal fondo di coesione sociale con 5,8 milioni di euro perché “funzionale a soddisfare la crescente domanda di servizi quali quelli per la sicurezza o di più immediato utilizzo da parte dell’utenza dell’agglomerato industriale di Pianodardine”.
Ora è intervenuta secondo la Giunta una esigenza diversa: “realizzare nel predetto sito, in luogo dell’originario eliporto, un’area di interscambio per il servizio di trasporto pubblico locale”. L’obbiettivo della Regione è adeguare le infrastrutture come deposito per mezzi di trasporto, officina e uffici amministrativi. In sostanza, facciamo una deposito dei bus lontano dall’autostazione, ci dimentichiamo i motivi per i quali era stata realizzata l’infrastruttura. I casi sono due: o sono venute meno le ragioni di sicurezza e di utilizzo dell’agglomerato industriale, o un eliporto in assoluto non serve alla città di Avellino e le esigenze, ad esempio, della rete di emergenza della sanità pubblica non hanno contemplato un eliporto già pronto a servizio della città ospedaliera (le eliambulanze atterrano al campo Coni o al parcheggio del Partenio) . Continuerò a battermi perché si riveda questa assurda decisione”. Lo riferisce in una nota il consigliere regionale del M5s Vincenzo Ciampi.