“Sarà un Natale diverso per circa 300 tra uomini e donne che hanno visto riconosciuto il diritto ad avere un posto di lavoro secondo i criteri dettati dalle leggi in materia: grazie all’impegno della Uilm di Avellino è arrivata la trasformazione del periodo di “tirocinio formativo” a rapporto di lavoro subordinato presso gli stabilimenti Ema e Po.Ema di Morra De Sanctis. La vicenda, che oggi registra un epilogo felice, è partita da una denuncia della Uilm di Avellino inoltrata dal segretario Gaetano Altieri con la richiesta agli organi ispettivi di verificare la regolarità delle assunzioni “in tirocinio” ed “apprendistato” presso la Ema nonchè rispetto alle procedure adottate per eventuali finanziamenti pubblici agevolati ottenuti dalla Rete Po.Ema”. Lo hanno annunciato questa mattina i vertici del sindacato nel corso di una conferenza stampa ad Avellino.
A seguito degli accertamenti da parte dell’Ispettorato del Lavoro congiuntamente alla Guardia di Finanza di Avellino, è emerso che i lavoratori “in tirocinio formativo” hanno sempre osservato un orario di lavoro su 3 turni che secondo il CCNL dei Metalmeccanici non può considerarsi tirocinio, ma rapporto di lavoro subordinato quindi soggetto alla procedura di riqualificazione: ogni lavoratore si vedrà riconosciuti i contributi assicurativi omessi per il periodo di lavoro svolto e il riconoscimento delle competenze economiche contrattuali dovute in ragione della trasformazione contrattuale da “tirocinio” a “subordinato”.
“Siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto – ha detto il segretario Uilm Avellino, Gaetano Altieri, nel corso della conferenza stampa che si è svolta presso la sede della Uil Avellino/Benevento – sono stati mesi molto duri in cui, anche personalmente, ho subito non pochi ingiustificati attacchi. La decisione dell’ispettorato del Lavoro riporta la legalità e riconosce a 300 lavoratori un sacrosanto diritto! E’ una vittoria per il sindacato che ribadisce il suo ruolo di difensore delle maestranze”. Il segretario regionale Uilm, Antonello Accurso, ha aggiunto: “Siamo sempre stati vicini al segretario Altieri in questi mesi convinti che si stava conducendo una battaglia importante e necessaria soprattutto in territori come i nostri dove uomini e donne sopportano quotidianamente soprusi”.
Sulla vicenda interviene anche il segretario generale Luigi Simeone: “Questa della Ema è sicuramente un’occasione perduta. Si è perduta la possibilità di recuperare un lavoro per quelli che lo hanno perso, tenuto conto che non sono stati “prioritariamente” verificate le disponibilità di figure professionali utili al contratto di sviluppo (previsto dalla normativa ). Perduta un’occasione per porre unitariamente il rispetto dei diritti che appaiono evidentemente calpestati da una gestione delle opportunità delle Aree di crisi almeno singolare anche a detta della ITL”.