Un piccolo passo ma significativo quello raggiunto al tavolo interistituzionale di Caserta tra Alto Calore Servizi, Ente Idrico Campano, Acquedotto Pugliese, Autorità di Bacino, Regione Campania e Regione Puglia.
Si è deciso infatti di riportare ad una ripartizione equa la portata della sorgente idrica di Cassano Irpino, che dal 2012 era invece per il 45% alla Campania ed il 55% alla Puglia.
La decisione aumenterà la portata di base per l’Irpinia a 600 litri al secondo con punte di 1200 litri.
La crisi idrica che sta devastando in questi giorni la Provincia di Avellino ha fatto sì che si ottenesse questo incontro e si ripristinasse l’equa destinazione della risorse idriche, che nel 2012 fu sbilanciata a favore della Puglia per ragioni politiche.
La decisione è provvisoria ma comunque significativa, “è un primo importante passo verso la definizione di un nuovo accordo di programma quadro. E’ anche il segnale che quando le istituzioni marciano tutte dalla stessa parte i risultati si ottengono. Per il futuro le difficoltà rimangono ma l’esito del tavolo è certamente un fatto di rilevante portata, il primo passo nella direzione giusta. A questo punto tocca a noi lavorare per dare corpo e concretezza a questa prospettiva che, nel futuro medio-lungo, ci consentirà di programmare con maggiore serenità.”, questo il commento del Presidente di Alto Calore Servizi Raffaele De Stefano.