Negli ultimi giorni alcuni comuni ricadenti nel territorio del Vallo di Lauro sono stati interessati da episodi criminosi che hanno suscitato preoccupazione sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica. Tale situazione ha reso necessario aumentare ulteriormente la presenza dell’Arma sul quel territorio, attraverso la pianificazione di mirati servizi, mediante l’impiego di personale di supporto.
In tale contesto, su disposizione del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, dal 26 giugno è stato ordinato in quell’area l’impiego di unità D.I.S. (Dispositivo Interno diSupporto).
Tale dispositivo, costituito da alcune decine di militari, è destinato a realizzare pattuglie automontate, impiegate nell’arco delle 24 ore, in rinforzo ai servizi quotidianamente disposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Baiano ed in particolare dalle Stazioni Carabinieri di Quindici e Lauro.
Lo scopo del D.I.S. è quello di fornire un immediato e rapido sostegno in favore di reparti che abbiano la necessità di realizzare uno maggiore e massivo controllo del territorio, in occasione di improvvise e non permanenti recrudescenze di reati, al fine di contrastare in maniera più massiva la criminalità di ogni genere.
Il Dispositivo permarrà nel Vallo di Lauro per almeno due settimane e sarà impiegato in attività di vigilanza dinamica h24, nei luoghi ritenuti sensibili, con effettuazione di posti di controllo e posti di blocco, integrati da perquisizioni veicolari, personali e domiciliari per la ricerca, in particolare, di armi munizioni ed esplosivo.
In pratica le unità D.I.S. vengono impiegate non solo per fronteggiare e ridurre i danni tipici di un attacco della criminalità, ma forniscono un tempestivo supporto andando ad integrare la struttura territoriale dell’Arma già esistente ed operante, irrobustendo il dispositivo di controllo, rappresentando un “moltiplicatore di forze” sul territorio, a supporto dei dispositivi di sicurezza già approntati e garantiti dalle Stazioni e dalle Compagnie Carabinieri, per una maggiore sicurezza e vicinanza alla popolazione.
Tale iniziativa si è resa in particolare necessaria all’indomani dell’attentato dinamitardo che si è verificato a Bosagro di Quindici con l’esplosione di una bomba carta.