“La edizione 2018 dell’Estate Volturarese nasce dal contributo di tutte le associazioni presenti sul territorio che, su impulso e con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, hanno saputo coniugare cultura, tradizioni, eccellenze, con ambiente e ospitalità. Il programma che ne è scaturito ha le potenzialità per distinguersi nel panorama regionale degli eventi estivi e per creare una vetrina che serva a valorizzare ulteriormente i prodotti della nostra terra.” Lo afferma Marino Sarno, Sindaco di Volturara e Consigliere provinciale.
“Il programma elaborato quest’anno – spiega il primo cittadino – punta ancora sulla valorizzazione dei prodotti per i quali Volturara Irpina è sempre più nota nel panorama provinciale e regionale. Il fagiolo quarantino, le castagne, i funghi porcini, il tartufo e i prodotti caseari, avranno uno spazio importante, teso alla loro ulteriore valorizzazione. L’obiettivo, ovviamente, non è fine a se stesso, ma al sostegno della economia legata alla produzione, al commercio alla gastronomia e all’accoglienza. La nostra comunità è, infatti, sempre più meta di chi non solo trova luoghi paesaggisticamente bellissimi e ambienti salubri, ma vuole trascorrere un periodo, seppur breve, di relax.”
“Tra gli appuntamenti – prosegue Sarno – abbiamo anche l’inaugurazione della biblioteca comunale, che abbiamo voluto inserire per caratterizzare il programma all’insegna di quella crescita culturale che è indispensabile per sostenere adeguatamente le nostre peculiarità e le nostre risorse. Le serate dedicate all’artigianato e agli artisti di strada, così come “A Capo nni Monte”, vanno in questa direzione.”
“La comunità di Volturara Irpina – chiude il Sindaco – in questi ultimi anni ha scommesso molto su se stessa, sulle proprie ricchezze, sulle proprie specificità, sulla bontà dei suoi prodotti, sulla bellezza della Valle del Dragone e dei suoi paesaggi. I risultati ci hanno dato ragione, ma non bastano. Continueremo a spenderci per crescere ancora, per crescere meglio e per contribuire così al bene della nostra gente.”