Oggi Expo ospita le celebrazioni della prima Giornata mondiale della Dieta mediterranea.
L’appuntamento clou sarà il Forum internazionale sulla Dieta Mediterranea giunto alla quinta edizione e per la prima volta lontano da Imperia sua sede storica dal 2010, quando la Dieta Mediterranea fu dichiarata Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco. Il Forum si inserisce nella Settimana della Dieta Mediterranea curata ad Expo dal Ministero delle politiche agricole che ha preso il via il 14 e si concluderà domenica.
Il Forum, che vedrà in conclusione l’intervento del ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, tratterà i molteplici valori della Dieta mediterranea, tra cui i benefici sotto il profilo salutistico. Tra gli esperti che interverranno sul tema, Massimo Conio, direttore di gastroenterologia endoscopia digestiva all’Ospedale di Sanremo che sottolineerà l’importanza della dieta nella prevenzione delle malattie neoplastiche. “Dal 2004 ad oggi in Europa vi è stato un incremento di oltre 300.000 nuovi casi di cancro, soprattutto neoplasie mammarie, colorettali e del polmone – osserva Conio – A tal proposito, è stato ipotizzato che almeno 1/3 delle neoplasie potrebbero essere evitate modificando l’alimentazione ed aumentando l’attività fisica, seguendo quindi i principi della Dieta Mediterranea, caratterizzata da un aumentato apporto di verdura, frutta, cereali, pesce e da un limitato consumo di alcol e carne rossa. Questa dieta alla luce degli studi compiuti sembra effettivamente avere un’azione benefica nel mantenimento della salute: correggere le abitudini alimentari e lo stile di vita potrebbe ridurre l’incidenza del cancro colorettale del 25%, di quello mammario del 15% e per le neoplasie del pancreas, della prostata e dell’endometrio, del 10%. In ogni caso, riducendo l’apporto calorico e adottando la Dieta Mediterranea, si è in grado di prevenire patologie croniche: modificare la dieta significa effettuare la prevenzione primaria”.
Ma la dieta Mediterranea è un toccasana anche per il wellness mentale. Uno studio appena pubblicato da Bmc Medicine ha infatti evidenziato che chi la segue abbassa del 30% il rischio della depressione. (ANSA)