Tempo d’estate, tempo di Formentera. Quello che potrebbe apparire come una specie di spot televisivo, in realtà è la sintesi dei gusti dei turisti europei. L’isola delle Baleari è una delle mete più desiderate, soprattutto dagli italiani. Qui durante il periodo estivo, la presenza dei nostri connazionali tocca il 56% del totale vacanziero. Cos’è che attrae così tanto di quest’isola di appena 81,2 km quadrati? Vediamo di scoprirlo insieme.
Non vi è dubbio che le spiagge incontaminate siano l’attrattiva principale dell’isola. Se ne trovano diverse e tutte con peculiarità diverse l’una dall’altra. Formentera, però, è famosa anche per le sue cale. La Cala Saona merita una menzione speciale tra tutte. È situata lungo la costa occidentale di Formentera, a poca distanza da Sant Francesc Xavier. Ciò che rende il posto quasi fiabesco sono i contrasti cromatici che lo caratterizzano. Questa baia è infatti costituita da una spiaggia finissima e bianca cui fa da contraltare il rosso delle rocce circostanti e il verde della pineta che si estende tutta intorno. Quest’ultima è l’ideale per effettuare lunghe passeggiate. Da qui, inoltre, è possibile ammirare le colline di Ibiza e le coste delle isole di Es Vedrá e di Es Vedranell.
Un’altra baia che va visitata è Caló d’es Morts. Anche se il nome (Baia dei morti) non è particolarmente rassicurante, il luogo è uno dei più belli dell’isola. È una piccola striscia di terra situata tra Platja des Migjorn e Es Ram, dove vi è una spiaggetta rocciosa con un’acqua color turchese ricca di fauna marina. L’unico inconveniente è l’alta percentuale di turisti che la caratterizzano. Per questo motivo, riuscire a trovare un posto dove stendere il telo per rilassarsi e prendere il sole non è facile. La gente, spesso, utilizza come appoggio anche le tipiche navi dei pescatori che sono attraccate lungo la riva.
Sarebbe riduttivo classificare Formentera come un’«isola dalle stupende spiagge». In realtà, ha molto di più da offrire. Questo luogo, ad esempio, è ricco di itinerari naturalistici. Il comune ne ha predisposti ben 32 da percorrere in bici o a piedi. Il più lungo è Camì Vell de la Mola (3.000 metri) che unisce Sant Francesc con la strada di Ca Marí. La strada è asfaltata, ma passa in una zona ricca di campi e vegetazione caratteristica dell’isola. Su questo cammino si incontra il “Mulino den Tauet” vicino Sant Ferran. Costruito nel 1760, questa costruzione è una dei sette presenti sull’isola. In linea di massima sono tutti costruiti su tre piani: il più alto era destinato ai macchinari ed alle macine, l’intermedio era quello dove si raccoglieva la farina, mentre il più basso fungeva da magazzino. Il tetto, conico, si poteva spostare, per direzionare al meglio le pale in legno, secondo il vento.
Un altro «cammino» si trova all’interno della Riserva di Ses Salines, nella parte nord dell’isola. Parliamo del Camí de Ses Illetes, lungo circa 1.900 metri. Il percorso porta alle spiagge più belle di Formentera passando attraverso dune e pinete e costeggiando le saline, che attualmente sono in disuso. Questa zona un tempo era la fonte primaria di sostentamento dell’isola che viveva, appunto, dell’estrazione e conservazione del sale si mare.
Per visitare Formentera è consigliabile muoversi in bici o scooter. L’auto, invece, è adatta per famiglie con figli piccoli. Se non si è tipi atletici, è meglio optare per lo scooter perchè, benchè la superficie dell’isola sia quasi del tutto pianeggiante, muoversi in bici sotto il cocente sole estivo potrebbe creare problemi. Noleggiare moto a Formentera non è complicato. Basta recarsi in uno dei tanti noleggiatori della zona. Molti di questi sono anche italiani. Chi volesse provare un veicolo più cool può optare per un quad. Scorrazzare nelle zone non asfaltate dell’isola con un veicolo di questo tipo conferirà un aspetto ancora più avventuroso alla vacanza.