La Corte dei Conti sta indagando sui lavori di realizzazione della galleria idrica Pavoncelli bis a Caposele. E’ quanto riporta La gazzetta del Mezzogiorno” secondo cui l’appalto da 117 milioni per il cantiere della complessa opera idraulica, che porterà l’acqua irpina nelle condotte di Acquedotto Pugliese, sarebbe finito in un dossier degli ispettori dell’Anticorruzione di Raffaele Cantone per una serie di irregolarità nella gestione del commissario Roberto Sabatelli. Intanto, i lavori sono terminati lo scorso dicembre, con un anno di ritardo sulla tabella di marcia, ma la messa in esercizio non è ancora avvenuta perché restano da risolvere delle controversie amministrative tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Campania e gli stessi pugliesi.
“Secondo l’Anac, infatti, l’impresa esecutrice (una Ati guidata dalla Vianini spa) si sarebbe aggiudicata l’appalto grazie a una miglioria tecnica sul progetto a base di gara che non ha poi utilizzato, ritornando alla soluzione iniziale”, si legge in un articolo a firma di Massimiliano Scagliarini. In questo modo sarebbero “state alterate le originarie valutazioni effettuate dalla commissione in sede di gara“.
L’Anac inoltre contesta al commissario Sabatelli l’importo troppo elevato degli incentivi concessi ai progettisti interni, pari complessivamente a 1,8 milioni euro di cui poco meno di un milione erogati al responsabile del procedimento, Filippo Paradiso. Secondo Cantone sarebbero troppi perché “progettazione, la direzione dei lavori, il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e il collaudo, sono state affidate a soggetti esterni”.